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E’ venerdì sera! Finalmente è iniziato il fine settimana e i bambini stanno per andare a dormire.  Amo questo momento serale, l’inizio del relax.  Ad un certo punto Giugiù mi dice:” Mamma ma ci può essere un vermino bianco nella cacca?” Mio figlio è appassionato di tutto ciò che riguarda la natura e gli animali e guarda molti documentari. Che dire, a tutti capita  di mentire a se stessi sapendo di mentire quindi  ho cercato di avere ancora un ultimo, improbabile momento di speranza. Ho sperato che avesse visto il mitico vermino in un filmato. Lo guardo e rispondo: “Perchè? Hai visto un vermino?”  Sereno come non mai il nano ribatte: “Si nella mia cacca, bianco sottile, lungo così.” Indica con le dita una lunghezza inferiore al centimetro. Perfetta descrizione degli ossiuri. Ottimo il fine settimana ha inizio con mio figlio di otto anni che ha preso i vermi intestinali!

La mattina dopo chiamo la pediatra, vado a comprare il farmaco consigliato in farmacia e da persona responsabile mi sembra etico comunicare  sulla chat di classe l’accaduto. Non è forse questo il modo di bloccare un’ eventuale diffusione di un’infezione? Non è stata probabilmente l’idea più brillante della mia vita! Come mi ha detto una cara amica: ” Ma lo scrivi sulla chat di classe?!!” Viste le reazioni e le opinioni profuse in chat mi è sembrato utile fare un post sugli ossiuri, questi illustri sconosciuti! 

Gli ossiuri sono vermi responsabili della più comune parassitosi intestinale umana. Tale infezione colpisce milioni di persone ogni anno, specialmente bambini in età scolare. L’alta frequenza di infezione è dovuta all’ampia diffusione di questi vermi nell’ambiente e alla facilità di trasmissione. Le condizioni igieniche, invece, non sono chiamate in causa. Gli ossiuri non sono pericolosi, causano solo prurito nella zona anale  e non sono difficili da debellare.

Come si prendono gli ossiuri?

L’infezione da ossiuri  è molto contagiosa. Si contrae ingerendo le microscopiche uova del verme nematode. Il mal capitato può entrare in contatto con le uova presenti in terriccio infetto o su molteplici superfici contaminate  quali sanitari, mobili del bagno, maniglie delle porte, asciugamani, lenzuola, biancheria intima, pigiami, cibo, giocattoli, tavoli delle mense etc etc etc… Le uova dell’Enterobius vermicularis si schiudono nell’intestino tenue e da qui le larve raggiungono l’intestino crasso, dove vivono come parassiti. Circa 3-4 settimane dopo aver contratto il parassita, i vermi,  ormai adulti, migrano nell’intestino retto e  i vermi femmina, prevalentemente durante la notte, raggiungono la zona intorno all’ano per depositarvi le uova. Spesso questo processo è associato a prurito anale. Il soggetto infestato si gratta, anche inconsapevolmente,  nell’area, le uova si depositano sulle dita e sotto le unghie e così il processo di contaminazione continua. Il fatto che le uova siano piuttosto resistenti anche in ambiente esterno (rimangono infatti vitali e infettive anche per un paio di settimane e sono resistenti alle basse  temperature) ne facilita ulteriormente la diffusione.

Quali sono i sintomi degli ossiuri?

Il sintomo più comune quando si hanno contratti gli ossiuri è il prurito al sederino. Spesso però si può essere infettati senza manifestare alcun sintomo.  Dopo che le uova dei parassiti sono state ingerite serve circa 1 mese perché si inizi ad avvertire prurito al sedere. Il prurito, di solito, è peggiore di notte ed è causato dalla migrazione dei vermi  femmina verso l’area del retto per deporre le uova. Grattandosi il soggetto infettato può provocarsi un’infezione batterica intorno al retto e nelle femmine l’infezione da ossiuri può diffondersi anche alla vagina .  A volte può capitare di vedere gli ossiuri nel water dopo che il bambino è andato in bagno o nella biancheria intima al mattino, o ancora nella zona anale o tra le natiche, sembrano minuscoli fili bianchi di circa 0,5-1 cm, assai mobili. 

Come si curano gli ossiuri?

Se il bambino ha preso gli ossiuri, la terapia da seguire è molto semplice. E’  importante tuttavia che venga eseguita correttamente, rispettando i tempi e i dosaggi di somministrazione, come indicato sul bugiardino del farmaco o consigliato dal pediatra. La terapia si basa sulla somministrazione di un farmaco antiparassitario, ad esempio il Vermox, da prendere per via orale (sciroppo o compresse) in due somministrazioni, al momento della scoperta dell’infezione e di solito dopo due settimane. E’ fondamentale che tutte le persone che vivono in casa ( fratelli, genitori etc) seguano la stessa terapia negli stessi giorni. L’altro punto importante è la disinfestazione della casa. Lavate la biancheria intima, da letto e del bagno in lavatrice a 60° C e pulite tutte le superfici che ritieni possano essere state contaminate (anche i giochi…) con uno spray disinfettante (tipo Napisan o Amuchina).

Prevenzione

Per cercare di prevenire un’eventuale infezione da ossiuri ricorda ai bambini  di lavare spesso e accuratamente le mani, sempre dopo essere andati in bagno, dopo aver giocato all’aperto e prima di mangiare. Mantieni le unghie dei tuoi piccoli corte e ben pulite. Insegnagli ad utilizzare la spazzolina per pulirle e a non mangiarsi mai le unghie. E’ consigliato fare il bagno tutti i giorni e/o curare con particolare attenzione l’igiene intima. E’ importante cambiare la biancheria intima giornalmente e lavare spesso i pigiami. Ricordate al bambino di non grattarsi intorno al sederino e di avvertirvi in caso di prurito.

Quando chiamare il medico

Chiedi consiglio al pediatra se tuo figlio si lamenta per il prurito al sederino o se si gratta in questa zona. Gli ossiuri possono anche essere causa nel bambino di disturbi del sonno o episodi di enuresi  (bagnare il letto).

Gli ossiuri Si possono prendere anche dagli animali?

No gli ossiuri umani non possono essere trasmessi tra l’uomo e gli animali.

 

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I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo.

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