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Le perdite in gravidanza rappresentano certamente uno dei sintomi che destano più facilmente preoccupazione nelle future mamme. Possono essere abbondanti o scarse, liquide e trasparenti, bianche di consistenza caseosa, dense, giallognole e cremose, marroni/rosso scuro oppure perdite di sangue rosso vivo. Ecco qualche suggerimento per capire quando le perdite vaginali devono essere considerate non fisiologiche ed è quindi necessario consultare il proprio medico.

 

Ecco le varie tipologie di perdite vaginali:

  • Perdite liquide e trasparenti. Durante tutta la gravidanza la secrezione vaginale aumenta a causa delle variazioni ormonali, risulta quindi fisiologico avere perdite più abbondanti. Tali perdite sono trasparenti, acquose, non maleodoranti e indolore.
  • Perdite bianche, di consistenza caseosa, dense e grumose, in quantità modesta, ben aderenti alle mucose interne, associate a pruriti e bruciori intensi. In questo caso potrebbe trattarsi della Candida. E’ necessario consultare il proprio ginecologo per eseguire un tampone vaginale e iniziare, se necessario, la terapia idonea.
  • Perdite vaginali bianche o grigiastre, schiumose e con cattivo odore. Tali tipi di perdite possono dipendere da una vaginosi batterica (spesso associata alla Gardnerella vaginalis), anche in tal caso è  necessario consultare il proprio ginecologo per eseguire un tampone vaginale e iniziare , se necessario, la terapia idonea.
  • Perdite giallognole e cremose. Possono essere causate da un’infezione gonococcica. E’  necessario consultare il proprio ginecologo per eseguire un tampone vaginale e iniziare , se necessario, la terapia idonea.
  • Perdite, in genere non particolarmente abbondanti, marroni o rosso scuro. Nella fase iniziale della gravidanza tali piccole perdite possono essere provocate dalle fluttuazioni ormonali tipiche della gravidanza o da piccoli traumi, quali un rapporto sessuale o una visita ostetrica, che possono provocare una lesione, come ad esempio la rottura di un capillare, nella vagina.
  • Perdite ematiche rosso vivo. Un’attenzione particolare va riservata alle perdite di sangue, soprattutto nel caso siano abbondanti, di colore rosso e associate a dolore pelvico. In questo caso è meglio contattare subito il ginecologo o l’ostetrica di riferimento.

 

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