Secondo Heather Kirkorian, Assistent Professor presso il Dipartimento Human Development and Family Studies della UW Madison School of Human Ecology, i tablet e gli smartphone possono essere considerati strumenti pedagogici migliori rispetto ai programmi tv educativi appositi per i bambini piccoli (sotto i 2 anni e mezzo di età). Le applicazioni create appositamente per i bambini, infatti, fruibili su smartphone e tablet, potranno, secondo la Dott.ssa Kirkorian, rivestire in futuro (quando il loro costo sarà inferiore all’attuale) il ruolo che la televisione ha ricoperto fino ad oggi nello sviluppo intellettuale dei bambini.
La Dott.ssa Kirkorian conduce da anni esperimenti sui movimenti di cornea e retina dei bambini durante la visione di programmi televisivi o di applicazioni specifiche per bambini fruibili su tablet e smartphone. E’ noto un fenomeno detto “video deficit”a causa del quale i bambini fino ai 2-3 anni di età apprendono decisamente peggio da un video che da una dimostrazione dal vero, come può essere un gioco o nel nostro caso specifico, come i giochi interattivi di tablet e smartphone.
Attenzione però ai tempi di utilizzo, non devono essere eccessivi, in quanto il bambino necessita ovviamente anche di altre attività educative e di gioco nonchè di interazioni con coetanei e adulti. La visione per tempi prolungati degli schermi può affaticare inoltre gli occhi del bambino.
Ti potrebbe interessare:
Bambini digitali: quali possono essere le conseguenze sul loro sviluppo?
Fonti principali:
– UW-Madison study: Tablets important educational tool for toddlers
– Tablet e smartphone come strumento educazionale?