Come proteggere la pelle dei bambini al sole

Il sole apporta tanti benefici per l’organismo di grandi e piccini, stimola la produzione di vitamina D, fondamentale per l’assorbimento del calcio (indispensabile per la calcificazione delle ossa), aiuta la pelle in caso di problemi quali psoriasi, dermatite, eczema e svolge inoltre una funzione antidepressiva naturale in quanto la luce modula la produzione della serotonina, ormone noto anche come l’ormone della felicità.

E’ importante però conoscere ed applicare alcuni semplici comportamenti atti a prendere solo il buono dal sole. Una esposizione al sole  eccessiva e scorretta può infatti creare danni a breve e lungo termine, quali arrossamenti, eritemi, invecchiamento precoce della pelle, lesioni e perfino alcuni tipi di tumore, come il melanoma.

 

– Da cosa dobbiamo proteggerci?

Dobbiamo proteggerci da diversi tipi di raggi gli infrarossi, gli ultravioletti uva e uvb. I raggi infrarossi provocano una sensazione di calore (quando non fa troppo caldo molto piacevole), favoriscono la vasodilatazione e sono responsabili dei colpi di calore. Gli ultravioletti uva stimolano l’abbronzatura, penetrano più in profondità nel derma e sono responsabili dei danni a lungo termine, come invecchiamento precoce della pelle (rughe e macchie solari), favoriscono inoltre la produzione di radicali liberi e possono danneggiare nel tempo cellule e DNA, potendo dare origine a tumori cutanei. Gli ultravioletti uvb agiscono sullo strato più superficiale della pelle, l’epidermide, stimolano la melanina donando l’abbronzatura, stimolano la sintesi della vitamina D e possono causare eritemi e scottature. Presi in quantità sconsiderata a lungo termine possono provocare fotoinvecchiamento e alcuni tumori cutanei.

– Come dobbiamo comportarci con i bambini sotto l’anno di età?

La pelle di un neonato è molto più sottile rispetto a quella di un adulto, tende molto più facilmente alla disidratazione e non ha melanociti ancora maturi (le cellule grazie alle quali la pelle si abbronza e si protegge dal sole). Un neonato non dovrebbe venire esposto alla luce diretta del sole nei primi mesi di vita e dovrebbe avere sempre una protezione anche se all’ombra, infatti i raggi possono colpire la pelle riflettendosi su altre superfici. Nei primi mesi sono più indicate le creme con filtri fisici, ossido di titanio e zinco, che creano una barriera e riflettono i raggi.

 

In quali orari bisogna esporre i bambini al sole?

Secondo gli esperti gli orari consigliati per l’esposizione al sole sono i seguenti:

  • bambini da 1 a 3 anni di età, dalle 07 alle 10 e dalle 17 in poi;
  • bambini dai 3 anni in poi, dalle 07 alle 11 e dalle 16 in poi ( le ore centrali della giornata 11-15 sono sconsigliate anche per gli adulti).

 

– Come si sceglie la crema protettiva?

Bisogna utilizzare una protezione specifica per bambini con protezione uva, uvb e ultravioletti. Prima dei 6 anni di età si consiglia di partire con una protezione 40 o 50 e solo in seguito passare alla protezione 30. La crema deve essere spalmata abbondantemente (ora ci sono in commercio anche prodotti spray che evitano che la sabbia si incolli) e l’applicazione ripetuta ogni 2-3 ore. Fino ai 3 anni di età si consiglia di mettere la maglietta dopo circa un’ora di esposizione. Si consiglia inoltre di proteggere le parti più esposte, quali naso, orecchie e contorno occhi con uno stick ad altissima protezione.

 

– E gli occhiali da sole per bambini?

Tutti gli esperti sono concordi nel consigliare di proteggere gli occhi dei più piccoli con gli occhiali da sole.

bambini sole occhiali da sole

– Che cosa è il fototipo?

Il fototipo indica la risposta della pelle all’esposizione ai raggi uva e uvb. I fototipi possibili sono quattro:

  • Fototipo I: capelli rossi o biondi, pelle chiarissima;
  • Fototipo II: capelli biondi e pelle chiara;
  • Fototipo III: capelli castani con pelle scura;
  • Fototipo IV: capelli scuri e pelle olivastra;

In base al fototipo di appartenenza sceglieremo un fattore di protezione più alto o più basso e presteremo più o meno attenzione all’esposizione. Un fattore importante è il MED, la minima dose eritematogena ossia il tempo minimo di esposizione non protetta che causa eritema, che risulta essere di 3-5 minuti per il fototipo I, 10 minuti per il fototipo II, 15-20 minuti per il fototipo III e 30 minuti per il fototipo IV.  Moltiplicando i minuti del MED del proprio fototipo per il fattore di protezione in uso otterremo il tempo (in minuti) in cui possiamo esporci al sole in sicurezza. Ad esempio se appartengo al fototipo II e utilizzo una protezione 30 potrò espormi per 10×30=300 minuti, facendo attenzione a ripetere l’applicazione ogni 2-3 ore e dopo il bagno in mare o la doccia.

 

Consigli pratici:

  • Curate l’alimentazione: deve risultare ricca di vitamine (vitamina C e betacarotene in primis), antiossidanti e minerali per rafforzare le difese cutanee. Consigliatissime pesche, albicocche, agrumi, carote, meloni, succhi e spremute di frutta. Fondamentale bere molto, acqua, spremute e succhi da offrire spesso ai piccoli.
  • Esponete i bambini in maniera graduale.
  • Utilizzate cappello e maglietta (indispensabili).

bambini sole in spiaggia con cappello e maglietta

  • Soprattutto se fa molto caldo rinfrescate spesso i bambini con dell’acqua (bagnate loro i capelli).
  • Ricordatevi di proteggere anche le labbra con uno stick ad altissima protezione.
  • Fate attenzione ai raggi solari riflessi da acqua e sabbia e non abbassate la guardia se il sole risulta un po’ coperto dalle nuvole.
  • La pelle dei bambini si disidrata molto facilmente ricordatevi sempre di utilizzare il doposole alla sera.

 

 

 

 

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