Sono mamma di due bambini, Giugiù e Patata di 8 e 5 anni, e di macchie me ne intendo! Macchie di frutta, d’olio, di pomodoro, di fango, di erba, di penna, di tutto quello che vi può venire in mente. Ad entrambi i miei figli è sempre piaciuto impastare con la sabbia, la farina, la terra (per non dire fango), ma anche colorare con le mani. Non so perché ma hanno sempre mostrato una vera passione nel pulirsi le mani alla maglietta. Questo ovviamente al di là della presenza del bavaglino o del tovagliolo e delle mie raccomandazioni. C’è poco da dire ai miei figli sporcarsi piace!
Gli smacchiatori comunemente in commercio sono costituiti da sostanze chimiche inquinanti e potenzialmente dannose per la nostra salute e l’ambiente. Mi sembra quindi doveroso, quando possibile, cercare delle alternative più salutari e meno inquinanti che risultano spesso anche più economiche.
Qualche consiglio generico per rimuovere più facilmente le macchie difficili.
Innanzitutto le macchie si rimuovono con più facilità quando sono ancora fresche e la sostanza non è penetrata a fondo nel tessuto. Ovviamente quando ciò è possibile! In questa ottica possono aiutarci dell’acqua, meglio se gassata o del ghiaccio, sostanze che possiamo trovare ovunque, al ristorante, al bar, in ufficio o a casa di amici. Un’altra considerazione da fare è che al momento sappiamo esattamente di che tipo di macchia si tratta dopo 5 giorni non sempre lo ricordiamo.
Per evitare sorprese è sempre raccomandabile, soprattutto se state smacchiando tessuti delicati, fare una prova di compatibilità tessuto/smacchiatore su una piccola parte di tessuto in un punto nascosto.
Ricordatevi che la maggior parte delle sostanze, una volta applicate, hanno bisogno di tempo per agire sulla macchia e che dopo il trattamento è sempre necessario lavare il capo.
In generale le macchie proteiche, come sangue o uovo, si tolgono a freddo e lo smacchiatore per eccellenza è il sapone di Marsiglia. Dovete sfregare la macchia con il sapone e lasciare agire per il tempo necessario. Poi sciacquate e procedete al normale lavaggio del capo. Spesso, soprattutto se la macchia è fresca, è sufficiente questa accortezza.
TIPI DI MACCHIE:
Macchie tipiche del bebè: le macchie di pipì, pupù e pappe in genere vanno sempre prelavate. Sciacquate il capo in acqua tiepida e mettetelo in ammollo con sapone di Marsiglia e bicarbonato di sodio per qualche ora. Se le macchie sono fresche potete semplicemente strofinarle col Marsiglia. Se particolarmente sono resistenti prolungate l’ammollo anche per tutta la notte.
Acquerelli: smacchiate con un panno imbevuto di acqua e ammoniaca ( diluizione 1 parte di ammoniaca in 8 parti d’acqua).
Adesivi: dopo aver tolto il più possibile i residui collosi manualmente strofinate delicatamente con acetone per unghie (se il tessuto lo permette).
Biro: tamponate con alcool denaturato mettendo della carta assorbente sotto la macchia.
Caffè: se potete lavate subito con acqua calda e sapone di Marsiglia oppure con acqua tiepida e alcune gocce di acqua ossigenata. Se le macchie sono vecchie e difficili si possono tamponare con glicerina e trattare poi con ammoniaca e alcool.
Cioccolata: su cotone e lino basta smacchiare con acqua tiepida e sapone di Marsiglia lasciando agire per una mezz’ora prima di lavare come al solito. Su lana e seta, occorre tamponare con ammoniaca e acqua (1:8). Su tessuti bianchi (cotone, lino) si può insaponare con acqua fredda e candeggina. Per lana, seta, cotone e lino colorati diluite un po’ di ammoniaca in acqua (un cucchiaio in una tazza di acqua).
Colla vinilica: Trattate le macchie, senza strofinare, con sapone di Marsiglia e mettete in ammollo, successivamente lavate.
Erba: tamponate le macchie con aceto bianco, lasciate agire per un’ora prima di procedere al lavaggio. Altra possibilità consiste nell’ applicare una soluzione di acqua calda con un cucchiaio di ammoniaca (per tazza), più un cucchiaio o due di sapone di Marsiglia a scagliette o liquido. Su lana e sintetici diluite acqua ossigenata con acqua in rapporto 1 a 2 oppure utilizzate acqua e aceto in parti uguali.
Fango: lasciate asciugare e spazzolate con una spazzola a setole morbide. Lavate poi con acqua e aceto oppure acqua fredda e ammoniaca (un cucchiaio per litro).
Frutta: pretrattate la macchia di frutta con sale e succo di limone. Un’altra possibilità consiste nel passare del ghiaccio sulla macchia di frutta prima di lavare come al solito. Su capi bianchi e resistenti (cotone, lino) potete trattare la macchia con sapone di Marsiglia e/o candeggina. Per i capi colorati trattate la macchia di frutta con una soluzione di sale, limone e aceto, oppure usate una soluzione composta da acqua calda, un cucchiaio di ammoniaca e uno di aceto bianco. Lasciate agire per un’ora e passate il sapone Marsiglia prima di lavare come al solito.
Gelato: per le macchie fresche è sufficiente il sapone di Marsiglia in acqua fredda. Le macchie vecchie vanno ammorbidite con acqua e borace. Alcuni suggeriscono di provare con l’alcool.
Gomma da masticare: far indurire la gomma con un cubetto di ghiaccio o mettendo l’indumento direttamente in freezer per una mezz’ora. Quando la gomma diventa rigida è possibile toglierla con le dita o aiutandosi con un coltello.
Grasso (o olio): per tutti i tessuti, come lana, seta, cotone, lino colorato e sintetici il grasso si può togliere con facilità mettendoci subito sopra del borotalco. Attendete circa un’ora prima di spazzolare delicatamente la parte. Altra possibilità consiste nel mettere il sapone di Marsiglia a secco sulla macchia e poi strofinare con acqua ben calda. Di seguito lavare il capo normalmente. Se la macchia persiste provate a strofinare con delicatezza con un composto a base di soda (Soda Solvay) e acqua in parti uguali. Lasciate agire per almeno un’ora prima di lavare il vostro indumento. Un ultimo suggerimento (il metodo che personalmente preferisco) consiste nel ricoprire la macchia asciutta con un po’ di sapone per i piatti, meglio se ecologico. Lasciate agire 10/15 minuti, strofinate un po’, sciacquate e poi lavate con acqua calda (se possibile) .
Inchiostro: se la macchia è fresca si può intervenire con succo di limone e sale poi sciacquate e lavate. Se necessario si può ripetere il procedimento più volte fino alla scomparsa della macchia. Se le macchie sono secche si può provare a utilizzare del latte (o aceto). Lasciate agire per un’ora prima di lavare.
Pennarello: tamponate con alcool denaturato mettendo della carta assorbente sotto la macchia, poi lavate normalmente.
Pomodoro: se si tratta di pomodoro fresco è consigliabile tamponare con acqua fredda o ammoniaca diluita in acqua tiepida. Se si tratta di una macchia di salsa di pomodoro è opportuno tamponare con aceto bianco o soda da bucato e acqua in parti uguali o con acqua con poche gocce di acqua ossigenata da strofinare sulla macchia. Successivamente lavate come di consueto.
Ruggine: smacchiate con qualche goccia di succo di limone e sale fino. Fate asciugare al sole e lavate con acqua calda.
Sangue: tamponate con acqua molto fredda (quella calda fissa la macchia) o ghiaccio. Lasciate agire, insaponate e risciacquate. Altra possibilità consiste nell’applicare sulla macchia dell’ acqua ossigenata. Se il tessuto è delicato preferite una soluzione composta da una parte di acqua ossigenata e tre di acqua. Per le macchie più ostinate provate ad applicare una pasta a base di acqua fredda e amido di mais in parti uguali. Lasciatela agire per circa trenta minuti e procedete al lavaggio.
Succo di frutta: utilizzate del limone sfregandolo sulle macchie. Altre sostanze utilizzate per pretrattare sono l’acqua gassata, l’aceto bianco o il latte molto caldo. Se con i precedenti metodi la macchia non scompare o se la macchia è vecchia, potete trattare il tessuto con della glicerina. Lasciate agire per una ventina di minuti, sciacquate con acqua tiepida e procedete al lavaggio.
Sudore: tamponate e strofinate gli aloni con acqua e aceto oppure con dello shampoo. Altra possibilità consiste nel tamponare con acqua e ammoniaca (8:1). Lasciate agire, sciacquate abbondantemente e lavate.
Tè: smacchiate con acqua e succo di limone. Le macchie più resistenti si possono sfregare con alcool e ammoniaca diluita.
Uovo: dopo aver raschiato, se necessario, la superficie della macchia, mettete in ammollo in acqua fredda per un’ora. A questo punto insaponate col sapone di Marsiglia prima di procedere al lavaggio. Oppure coprite la macchia con del sale inumidito con acqua e spazzolate dopo una decina di minuti.
Urina: se la macchia è fresca mettete semplicemente in ammollo in acqua, sapone di Marsiglia e bicarbonato di sodio. Un’altra possibilità consiste nel tamponare con acqua e qualche goccia di acqua ossigenata .
Vino rosso: se possibile sciacquate subito con acqua fredda. Poi coprite la macchia con sale fino da cucina, lasciate asciugare e lavare. Altra possibilità consiste nello strofinare la macchia delicatamente con dell’acqua gassata prima di procedere con il normale lavaggio. Alcuni suggeriscono di coprire la macchia ancora umida con della fecola, lasciare asciugare, spazzolare. Poi tamponare con un panno precedentemente immerso nel latte. Se la macchia persiste utilizzate del latte molto caldo. Lasciate agire per il tempo necessario e poi risciacquate. Se la macchia è vecchia e molto resistente potete provare ad applicarvi del dentifricio. Non usate dentifrici sbiancanti almeno che il capo macchiato non sia bianco. Applicatelo direttamente sulla macchia e strofinate energicamente, quindi lavate il capo come al solito.