– Che cosa è la varicella?
E’ una malattia esantematica dell’infanzia altamente contagiosa, provocata da un virus del genere Herpesvirus, il virus varicella-zoster. E’ particolarmente comune nei bambini al di sotto dei 10 anni. E’ caratterizzata dalla presenza su tutto il corpo di macchie pruriginose, che si trasformano in vescichette, poi in postuline e quindi in crosticine. Di solito è accompagnata da febbre non particolarmente alta 38-38,5 ° C in media (39-40 ° C nelle forme pesanti). Il picco di diffusione si verifica nel tardo inverno-inizio primavera. Anche gli adulti possono contrarre la malattia e in tal caso può assumere un decorso più grave.
– Come si trasmette?
La capacità di contagio della varicella inizia da circa 2 giorni prima dell’eruzione cutanea e dura per tutto il periodo fino a quando tutte le vescicole non sono diventate crosticine.
La varicella è molto contagiosa. Nella maggioranza dei casi si ritiene che la trasmissione avvenga per contatto diretto. E’ possibile però anche la trasmissione tramite intermediario o oggetti toccati dal malato (e quindi infetti). Il liquido contenuto nelle vescicole è infetto. Per aiutare a non diffondere il virus della varicella è importante lavarsi bene e spesso le mani. Mantenete, per quanto possibile, il bambino con la varicella lontano dai familiari non immuni o non vaccinati.
Le persone che non hanno avuto la varicella possono contrarla anche da un soggetto con l’herpes zoster. Non si può però prendere l’herpes zoster direttamente, in quanto può svilupparsi solo da una riattivazione del virus, presente a livello dei gangli nervosi spinali di un soggetto che ha precedentemente già sviluppato la varicella.
– Quanto dura il tempo di incubazione?
Il periodo di incubazione varia fra i 10 ed i 20 giorni, con una media di due settimane.
– E’ possibile prevenire la varicella?
E’ possibile vaccinarsi essendoci in commercio un vaccino vivo attenuato.
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– Come si manifesta la varicella?
Di solito si ha un rialzo della temperatura corporea fino a 38° C o poco più, che può salire fino a 39-40°C nelle forme più pesanti. Dopo alcuni giorni appaiono su tutto il corpo, in prevalenza su torace, addome, cosce e parte superiore delle braccia delle macchioline rosse che aumentano di grandezza col trascorrere delle ore. Nell’arco di 12 ore al centro della macchiolina si forma una vescica con del liquido, che da limpido diventa torbido. Dopo quattro o cinque giorni le vescicole si trasformano in postule e quindi in crosticine.
L’eruzione avviene non tutta contemporaneamente ma in più riprese nell’arco dei primi tre-quattro giorni. Il numero delle bollicine varia enormemente da poche decine sparse su tutto il corpo a diverse centinaia. L’esantema provoca prurito.
I bambini più piccoli hanno spesso sintomi lievi e un minor numero di vesciche dei bambini più grandi o degli adulti. Dopo la caduta delle crosticine rimangono delle micro cicatrici che scompaiono al massimo nell’arco di un anno. Possono rimanere delle cicatrici permanenti se alcune vescicole si infettano o se le crosticine si staccano prematuramente grattandosi.
– Come si cura la varicella?
Si può alleviare il prurito, la febbre, e il malessere generale provocato dalla varicella con i seguenti accorgimenti:
Febbre e malessere: è consigliato l’uso, come antipiretico e analgesico, del paracetamolo (tachipirina etc). Non utilizzare mai l’aspirina nei bambini con la varicella perché il suo utilizzo è stato associato con la sindrome di Reye, una patologia molto grave.
Sensazione di prurito: applicate su ogni bollicina un antistaminico locale (fatevi consigliare in farmacia) o una miscela di acqua e bicarbonato di sodio. I bagni di farina d’avena (li trovate in farmacia) possono aiutare ad alleviare il prurito ma non tutti i pediatri consigliano di fare il bagno durante la fase acuta della varicella. Nei casi più severi il pediatra può consigliare l’uso di antistaminici orali. Fate attenzione che le unghie del bambino siano ben corte così da evitare che infetti le vescicole grattandosi. Se si tratta di un bambino molto piccolo si possono mettere dei guanti alle manine per impedirgli di grattarsi, se più grande possiamo far leva sul suo amor proprio, facendogli apparire la capacità di non grattarsi, come una vera e propria prova di bravura da parte sua.
Alimentazione: offrite al bambino alimenti freddi e morbidi perché le bollicine della varicella in bocca possono rendere il bere e il mangiare fastidioso. Evitate i cibi acidi e soprattutto salati (possono provocare fastidio/dolore).
Esiste un farmaco antivirale l’aciclovir che può essere prescritto alle persone con la varicella a rischio di complicazioni. Somministrato entro 24 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee, rende più lieve la durata e l’entità della varicella stessa. L’aciclovir può avere significativi effetti collaterali, deve essere somministrato solo quando necessario. Il suo utilizzo può essere consigliato nei bambini maggiormente a rischio di complicazioni come quelli di oltre 12 anni di età (e ovviamente negli adulti), bambini con malattie respiratorie o cutanee croniche gravi.
Gli antibiotici risultano utili solo se insorge un’infezione secondaria (in genere dovuta a grattamento).
– Quali possono essere le complicazioni?
La varicella deve considerarsi una malattia in genere benigna.
Possono comunque verificarsi le seguenti complicazioni:
– processo infettivo batterico delle lesioni cutanee, dovuto a grattamento delle vescicole.
– raramente encefalite (infiammazione cerebrale);
– talora la varicella è seguita da polmonite;
– in alcuni rarissimi casi si può verificare un’epatite, glomerulonefrite o una cheratite.
– La varicella è pericolosa in gravidanza?
La varicella può essere pericolosa durante la gravidanza: se una donna incinta contrae il virus nelle prime 20 settimane di gravidanza il feto ha maggiori possibilità di sviluppare la sindrome da varicella congenita, la madre ha un rischio maggiore di complicazioni. Se una donna in gravidanza contrae la varicella appena prima o subito dopo il parto, il neonato si trova a rischio di complicazioni molto serie. Se vuoi approfondire questo argomento GUARDA QUI.
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VARICELLA, fonte principale:
Chickenpox (Varicella). Centers for disease control and prevention.
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