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Raccogliere e conservare il latte materno può essere necessario o conveniente in diverse situazioni. Quando la mamma torna al lavoro e vuole continuare ad allattare il proprio bambino o se deve, per altri motivi, allontanarsi per diverse ore (oltre l’intervallo tra due poppate). Può essere inoltre utile avere del latte conservato in altre situazioni di emergenza, nelle quali per qualche motivo può essere non indicato o difficile dare il latte al piccolo (ad esempio una mastite purulenta, il seno va svuotato comunque ma se nel latte c’è del sangue o peggio del pus il bambino non gradisce o una banale influenza, che può far diminuire il latte per qualche giorno). Può essere necessario tirarsi il latte semplicemente perché il bambino inizia tutto ad un tratto a fare una pausa notturna molto lunga (il mio primo figlio iniziò a due mesi e mezzo a fare una pausa notturna di 6-7 ore e fino al giorno prima voleva il latte ogni 2 ore e mezzo anche di notte) e voi avete bisogno di alleviare la tensione al seno o perché siete lontane dal bambino per qualche ora ed il seno diventa duro e dolorante. Ancora, se volete, per vostra tranquillità, approntare una scorta di latte per ogni evenienza o per prolungare al massimo l’allattamento con latte materno. Può essere necessario tirarsi il latte anche nel caso di un bambino prematuro o di gemellini, spesso all’inizio possono avere difficoltà ad attaccarsi al seno e/o stancarsi velocemente di poppare.

La raccolta del latte potrà servire per la stimolazione del seno a produrre una quantità di latte maggiore e in questo caso basta raccoglierlo per pochi minuti al termine della poppata oppure la stimolazione della quantità di latte utile alle eventuali integrazioni (quindi una raccolta più prolungata) o ancora lo svuotamento completo del seno nel caso di una sostituzione vera e propria della poppata.

 

Come si raccoglie il latte?

– Prima di tutto lavarsi sempre bene le mani con acqua e sapone;

– Sedersi comodamente in un ambiente tranquillo, rilassarsi, magari con il bambino vicino (basta anche pensare al proprio piccolo per stimolare la fuoriuscita del latte);

– Stimolare sempre manualmente la fuoriuscita del latte, massaggiando il seno e il capezzolo prima di utilizzare il tiralatte o di fare la spremitura manuale.


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         – Il tiralatte

Prima di tutto dovete decidere se utilizzare un tiralatte manuale o elettrico. Il primo è sicuramente più adatto  per una raccolta occasionale (costa meno, ma è più faticoso e richiede più tempo), il secondo è più indicato se dovete raccogliere il latte più volte al giorno e raccoglierne discrete quantità (più pratico e più veloce).   Il tiralatte elettrico si può comprare o noleggiare in farmacia, parafarmacia o negozi di prodotti per l’infanzia. Se volete acquistarlo fatevi consigliare il modello più adatto da “un esperto” (ostetrica, puericultrice ma anche farmacista) o meglio testatene più tipi. Potete provare a noleggiarne due o tre modelli diversi in farmacia e decidere quello che fa al caso vostro. Alcuni hanno la coppa di aspirazione di diverse misure e praticamente tutti sono regolabili in intensità e frequenza. Quelli professionali hanno due coppe per tirare il latte da entrambi i seni in contemporanea.

Come funziona:

– Centrare il capezzolo nella coppa per l’aspirazione del latte;

Iniziare a tirare il latte con un’intensità bassa e aumentare gradualmente (non deve essere doloroso);

Se lo scopo è incrementare la produzione del latte sono sufficienti pochi minuti di estrazione;

Se lo scopo è svuotare il seno per una raccolta cospicua di latte è indicato estrarre il latte dal primo seno per 5 minuti (deve essere presente un buon flusso) e poi proseguire con l’altro seno. Ripetere l’operazione da entrambi i seni fino a quando la fuoriuscita di latte non si arresta (ricordarsi di massaggiare seno e capezzolo e far iniziare l’uscita del latte prima di attaccare la coppa). In questo modo è possibile svuotare bene il seno e raccogliere sia la prima parte di latte più acquosa che la finale più nutriente e ricca di grassi.

 

          – La spremitura manuale

Spremere  in modo efficace il latte manualmente non è banale, è meglio consultare un’ostetrica esperta o recarsi in un centro di sostegno per l’allattamento al seno. Trovo interessante e ben fatto il seguente link, curato da ostetriche professioniste, con immagini esplicative e un video sulla spremitura manuale. 

 

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Come conservare il latte materno

– Lavare sempre le mani prima di toccare o manipolare il latte;

– Conservare il latte in contenitori puliti, bottiglie con tappo a vite, bicchieri di plastica dura con tappo a tenuta o le apposite bustine di plastica. Evitare sacchetti o bottiglie che possono aver facilmente perdite o fuoriuscite;

– Scrivere sulla confezione la data di congelamento in modo da utilizzare per primi gli stoccaggi più vecchi;

– Congelare il latte in piccole quantità o la quantità della poppata in modo da non sprecarlo;

– Non aggiungere latte fresco al latte già congelato all’interno di un contenitore di stoccaggio.

Il latte materno si conserva:

– A temperatura ambiente 19°-25 ° C per 4-6 ore;

– In borsa termica con mattonelle di ghiaccio 15°C fino a 24 ore;

-In frigorifero riposto su un ripiano interno in fondo, dove la temperatura è più costante (non nello sportello)  fino a 5 giorni;

– Nel compartimento freezer del frigorifero – 15°C (lo scomparto per il ghiaccio) fino a 2 settimane;

– Nel compartimento freezer di un frigorifero verticale con sportello separato -18°C per 3-6 mesi;

–  Nel congelatore -20°C per 6-12 mesi;

– Per bambini prematuri o non in salute è raccomandabile chiedere consiglio al medico (è consigliabile diminuire il tempo di conservazione).

 

Come scongelare il latte

Se avete tempo, scongelate il latte materno lentamente trasferendolo in anticipo in frigorifero altrimenti a bagno maria in una ciotola di acqua tiepida.  Una volta scongelato il latte si può conservare in frigo per 24 ore.
Non scongelare mai nel forno a microonde, tale procedimento può distruggere la qualità dei nutrienti del latte materno. Non ricongelare una volta scongelato.

 

Come riscaldare il latte

Il latte può essere scaldato a bagno maria in acqua calda per qualche minuto (non direttamente sul fuoco ) fino a quando raggiunge la temperatura ambiente o tiepida (troppo calore può rovinarne i componenti, in primis gli anticorpi contenuti). Non si deve riscaldare nel forno a microonde in quanto può essere pericoloso per il bambino per la disomogeneità di temperatura all’interno e poiché può rovinare i componenti dell’alimento.

 

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Latte materno: come raccoglierlo e conservarlo, fonti principali:

– Proper handling and storage of human milk

Collection and storage of breastmilk

 

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