E se il nostro amico a quattro zampe lascia il segno? Come curare graffi e morsi

Volete un chiaro esempio di un comportamento, diciamo inopportuno, che il bebè può avere e che noi non penseremmo mai di dover prevenire, nei confronti del suo amico peloso? Giugiù poco prima dell’anno di età si è messo in piedi aiutandosi con una salda presa ai testicoli del povero Juppy, il nostro fidato labrador. Il poveraccio ha guaito, strabuzzato gli occhi tipo cartone animato giapponese ed è venuto a nascondersi dietro di me, che ero a due metri di distanza, con le orecchie schiacciate alla testa, guardandomi con aria supplichevole come a dire, no proprio no, non gli permettere mai più una cosa del genere. Ho spiegato a Giugiù che quando voleva mettersi in piedi poteva attaccarsi praticamente ovunque ma lì proprio no e dopo un secondo tentativo, che sono riuscita a prevedere e impedire, fortunatamente non lo ha più fatto. Raccontando al veterinario l’accaduto qualche tempo dopo ha proclamato Juppy:  “Santo subito!”

Qualche volta può però capitare che il nostro amico a quattro zampe, di casa o di conoscenti, cane o gatto che sia, morda o graffi il nostro bambino. Almeno finchè il bambino è piccolo e non ha ben chiaro come deve comportarsi, è necessario sorvegliarlo sempre  quando lo lasciamo in compagnia di un cane o di un gatto o quando giocano insieme. Può capitare anche con il cane o il gatto più mansueto e tollerante che il bambino abbia qualche comportamento che proprio non piace al suo amico animale e riceva come risposta uno sgraffio o un morso. In genere niente di grave,  si risolve tutto con una semplice medicazione, a volte però può insorgere un’infezione.

 

In caso di un graffio o soprattutto un morso (più probabile) dovuti ad un cane, valutate come prima cosa l’entità della ferita e accertatevi che il cane sia vaccinato contro la rabbia.

Se la ferita è stata provocata da un cane di piccola taglia o è superficiale sarà probabilmente sufficiente pulire bene la zona con acqua e sapone, far uscire abbondantemente sangue e infine disinfettare  abbondantemente la ferita con iodopovidone (ad esempio Betadine 10% soluzione cutanea) o acqua ossigenata. Coprite la ferita con una garza per proteggerla (se necessario), ma non applicate bendaggi occlusivi, l’esposizione all’aria favorisce una più rapida cicatrizzazione.

Le ferite, anche leggere, causate dal morso di un cane tendono facilmente ad infettarsi, vanno disinfettate più volte al giorno anche nei giorni successivi all’incidente e se l’infiammazione non si risolve (è presente pus, gonfiore, la parte è molto dolente) è sempre opportuno consultare il medico ed iniziare  una terapia antibiotica (ovviamente se non lo avete già fatto).

Se la ferita è profonda andate al pronto soccorso o consultate un medico. Probabilmente dopo essersi occupato della ferita lo specialista vi prescriverà una terapia antibiotica.

Se il bambino ha la vaccinazione dell’antitetanica quasi al termine dei cinque anni di copertura valutate col medico se anticiparne il richiamo.

 

In caso di graffi di gatto è necessario disinfettare la parte lesa per un paio di giorni con acqua ossigenata o iodopovidone. Può capitare che lo sgraffio si gonfi e il bambino abbia la febbre (malattia da graffio di gatto causata da Bartonella henselae). In tal caso è bene consultare il medico che deciderà come sia meglio procedere (in genere la malattia da graffio di gatto si risolve da sola nell’arco di due- quattro settimane).

 

In caso di morso di gatto, la ferita appare puntiforme e profonda. A causa della forma dei denti del gatto, sottili e taglienti, che quindi possono facilmente penetrare in profondità e della possibile presenza nella bocca dell’animale di un batterio chiamato Pasteurella, che può causare gravi infezioni nell’uomo, è sempre consigliabile prestare massima attenzione ai morsi dei gatti.

Lavate per alcuni minuti con abbondante acqua e sapone la ferita, poi disinfettatela accuratamente con acqua ossigenata o iodopovidone (ad esempio Betadine 10% soluzione cutanea). Continuate a disinfettarla quotidianamente nei giorni successivi.

Se la ferita è pulsante, c’è una infezione in atto, andate dal medico o recatevi al Pronto Soccorso dove uno specialista si occuperà della lesione e vi prescriverà una terapia antibiotica adeguata.

 

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I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere del proprio pediatra, ma devono considerarsi note a carattere informativo.

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