I probiotici sono secondo la definizione ufficiale di Fao e OMS, organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, hanno un effetto benefico sulla salute dell’ospite. Si tratta di ceppi batterici che, dopo aver superato ancora vitali il nostro apparato digerente, aiutano i batteri già presenti nell’intestino a svolgere le loro funzioni, bloccare i batteri patogeni, impedirne la proliferazione, produrre enzimi buoni e stimolare il sistema immunitario intestinale.
E’ importante non confondere i probiotici con i prebiotici:
- i probiotici sono, come abbiamo appena detto, ceppi batterici in grado di colonizzare l’ intestino migliorarne la funzionalità;
- i prebiotici sono sostanze presenti nel cibo, per lo più fibre idrosolubili, che risultano utili alla flora intestinale.
I probiotici non devono neanche essere confusi con i bacilli dello yogurt, quali il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus termophilus, che non fanno parte dei probiotici, in quanto non arrivano vitali al nostro intestino risultando sensibili ai sali della bile e crescendo a temperature superiori ai 37 °C.
Quali caratteristiche deve avere un probiotico per funzionare realmente?
Come prima cosa dovete individuare quale/i ceppo/i contiene il prodotto, infatti non tutti i ceppi di probiotici sono consigliati per il medesimo disturbo. Sulla confezione deve essere inoltre indicato il nome completo del probiotico, tipo, specie e ceppo ad esempio Lactobillus Casei infantis. Infine per essere efficaci è importante non solo il tipo,la qualità e la corretta conservazione del probiotico ma anche la quantità assunta.
I probiotici maggiormente conosciuti e utilizzati sono:
Lactobacillus Rhamnosus GG. E’ stato scoperto nel 1983 ed è uno dei ceppi probiotici più studiati.
E’ indicato nei casi di:
- diarrea infettiva, in particolare virale (ne diminuisce la durata);
- diarrea dovuta al trattamento con antibiotici (tipica nei bambini);
- diarrea del viaggiatore;
- diarrea derivante da rhotavirus;
- riduce inoltre il rischio di infezioni respiratorie;
- utile per la sindrome dell’intestino irritabile;
- è consigliato a chi soffre di dermatite atopica.
Lactobacillus Reuterii, è utile nei casi di:
- è in grado di produrre una sostanza antibiotica ad ampio spettro, la reuterina, che inibisce la crescita di batteri patogeni nel tratto intestinale, con buoni effetti per la protezione dell’organismo;
- utile per le dissenterie di origine virale;
- studi recenti ne evidenziano l’utilità nel trattamento delle coliche del lattante.
Lactobacillus johnsonii LA1, è utile nei casi di:
- contribuisce a rinforzare naturalmente le difese immunitarie;
- migliora la flora intestinale;
- utile in caso di stipsi del bambino;
- utile in caso di ulcere e gastriti dovute a Helicobacter pylori.
Lactobacillus Casei infantis, è utile nei casi di:
- regolarizza l’attività intestinale, in particolare nei bambini.
Lactobacillus Casei Shirota, è utile nei casi di:
- contribuisce a supportare il sistema immunitario intestinale e migliora i sintomi della costipazione cronica.
Link utili:
– Use of a fermented dairy probiotic drink containing Lactobacillus casei (DN-114 001) to decrease the rate of illness in kids: the DRINK study. A patient-oriented, double-blind, cluster-randomized, placebo-controlled, clinical trial. Merenstein et al.. Eur J Clin Nutr. 2010 Jul;64(7):669-77. doi: 10.1038/ejcn.2010.65. Epub 2010 May 19.
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