– Che cosa è il raffreddore?
Il raffreddore è un’infezione virale che provoca l’infiammazione della mucosa nasale e faringea (gola). Può essere provocato da più di duecento virus. I tipi di virus più comunemente responsabili del raffreddore sono i coronavirus e i rinovirus.
– Come avviene il contagio?
Dal momento che nei bambini piccoli si hanno, in media, otto raffreddori all’anno, quest’infezione contagiosa delle vie aeree superiori è la malattia infettiva più diffusa in Italia.
Generalmente il contagio è diretto: starnuti, tosse ma anche il semplice parlare possono diventare causa di trasmissione diretta, in quanto sono sufficienti per il contagio micro gocce di saliva, che possono essere espulse anche parlando.
I virus responsabili del raffreddore possono sopravvivere nell’ambiente esterno fino a tre ore, il contagio può pertanto avvenire, anche se meno frequentemente, in maniera indiretta, per esempio toccando o utilizzando oggetti contaminati.
E’ consigliabile quindi lavarsi le mani spesso ed evitare di portarle al viso dopo essere stati a contatto con persone o oggetti infettati.
Allo stesso tempo, se siamo noi ad essere raffreddati, è bene coprire naso/bocca con le mani quando starnutiamo o tossiamo per evitare di contagiare le persone vicine.
L’aria troppo secca dell’ambiente circostante può abbassare la resistenza alle infezioni dei virus che causano il raffreddore e la stessa cosa vale per il l fumo, anche passivo!
– Quanto dura l’incubazione?
I sintomi del raffreddore di solito compaiono 2 o 3 giorni dopo l’esposizione alla fonte dell’infezione.
– Quanto dura il raffreddore?
Il raffreddore guarisce normalmente in una settimana, a volte può impiegarne anche due per guarire completamente.
– Quali sono i sintomi del raffreddore?
I sintomi iniziali del raffreddore sono: bruciore alla gola, naso che cola, starnuti. In un secondo tempo: mal di gola, tosse, mal di testa, febbre lieve, affaticamento generale, dolori muscolari, ingrossamento delle ghiandole del collo, perdita di appetito. Nei bambini il muco infetto può essere più denso e di colore giallastro o verdognolo.
– Come si cura il raffreddore?
I farmaci non sono in grado di curare il raffreddore, ma possono essere utili per alleviarne i sintomi.
Ecco alcuni consigli utili:
- l’ambiente circostante non deve essere troppo secco, umidificate la casa (utilizzate un umidificatore o semplicemente tenete un asciugamano bagnato sopra il calorifero);
- arieggiate spesso la casa (sia per rendere l’aria meno secca che per diminuire le probabilità di contagio);
- fate l’aerosol con soluzione fisiologica per inumidire le vie aeree;
- Il bambino deve essere ben idratato, fategli bere tanti liquidi (acqua, spremuta di arance…);
- Sembra che la vitamina C possa far guarire più velocemente dal raffreddore e assunta costantemente nel periodo invernale, possa prevenirlo, aiutando ad ammalarsi meno spesso. Fate bere al bambino almeno una spremuta fresca di arance al giorno;
- fate i lavaggi nasali, più volte al giorno, con soluzione fisiologica o ipertonica (ipertonica per bambini oltre l’anno) per alleviare la congestione nasale. Per i neonati oltre alla soluzione fisiologica è utile utilizzare gli aspiratori nasali (si trovano in farmacia e sono semplicissimi da utilizzare);
- utilizzate l’ argento proteinato (0,5% per neonato, 1% per bambino) in gocce o Argotone 0-12. Una – due gocce per narice 2-3 volte al giorno. Hanno entrambi azione fluidificante e disinfettante;
- Se vi orientate verso i farmaci omeopatici, totalmente privi di effetti collaterali, i composti più utilizzati sono Coryilia e Ammonium Carbonicum. La Corylia è il rimedio omeopatico utilizzato più di frequente in caso di raffreddore. L’Ammonium Carbonicum si usa in caso di naso chiuso, è particolarmente indicato quando si ha difficoltà a dormire.
- il paracetamolo può aiutare a far scendere la febbre. Leggere attentamente il foglietto illustrativo per il dosaggio corretto età/peso bambino.
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– Quando contattare il pediatra?
- se il paziente è un neonato di meno di tre mesi;
- se il bambino è molto sofferente;
- se la respirazione è difficoltosa e non migliora dopo la corretta pulizia del naso;
- se tosse e raffreddore persistono per più di due settimane;
- se c’è febbre alta;
- se si ha dolore alle orecchie;
- se si accompagna a dolore toracico;
- se il muco nasale è giallognolo o verdastro.
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– Come si può prevenire il raffreddore?
- Lavatevi spesso le mani, in particolar modo prima di mangiare;
- non portate le mani al naso e alla bocca;
- non utilizzate oggetti in comune con chi è colpito da raffreddore;
- coprite il naso e la bocca quando starnutite (meglio con un fazzoletto);
- mantenetevi in buona salute (attività sportiva, sana alimentazione, riposare adeguatamente);
- consumate regolarmente frutta e verdura fresche ricche di vitamine (soprattutto la vit. C, basta consumare una/due arance al giorno);
- tenete la casa adeguatamente umidificata. L’aria troppo secca dell’ambiente può abbassare la resistenza alle infezioni dei virus che causano il raffreddore e la stessa cosa vale per il l fumo, anche passivo!
- La temperatura della casa non deve essere troppo elevata.
- Arieggiate regolarmente le stanze più volte al giorno.