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Per quanto mi riguarda posso dire che alla mia prima gravidanza ho avuto quasi la certezza di essere incinta prima di fare il test. Ho un ciclo iper-regolare, più che un ciclo mestruale sembra un orologio svizzero. Un ritardo di un giorno è quasi una certezza di gravidanza. Alcune donne hanno un sintomo particolare, che fa capire loro di essere incinta prima di un eventuale ritardo e prima del test di gravidanza.Il mio sintomo particolare è rappresentato dal fatto che quando rimango incinta e poi durante tutta la gravidanza, non posso assolutamente bere caffè,  perché altrimenti divento tachicardica. Una mia amica quando è incinta detesta il profumo del caffè la mattina, le da fastidio da subito,  le viene  la nausea. Mettiamola così, alla nostra seconda gravidanza abbiamo fatto il test praticamente sicure del risultato.

La sindrome premestruale  si verifica, come dice il nome stesso, nei giorni che precedono le mestruazioni,  prima dell’arrivo del flusso mestruale. I sintomi della sindrome premestruale sono tanti e vari e la loro intensità è variabile.  In modo più o meno accentuato ne siamo colpite tutte, nessuno è immune! La maggiore incidenza è tra i 25 e i 45 anni e colpisce solo le donne che ovulano.
Disturbi tipici della sindrome premestruale:

Sintomi fisici:

  • stanchezza, gonfiore e dolore addominale, dolore alla schiena, ritenzione idrica, nausea, aumento di peso, emicrania, dolore e turgore al seno, dolore alle articolazioni, stitichezza o diarrea.

Sintomi psicologici:

  • irritabilità, crisi di pianto immotivate, variazioni improvvise di umore, aggressività, difficoltà di concentrazione, malinconia, depressione.

Tutto ciò è causato dallo squilibrio ormonale indotto dalle mestruazioni.

Molti ormoni, quali estrogeni, progesterone, prolattina,  endorfine, serotonina e prostaglandine subiscono lievi variazioni  negli ultimi giorni del ciclo, scombussolando così tutto il nostro equilibrio.

Alcune donne non presentano nessun problema, la maggior parte  di noi (circa l’80%) manifestano sintomi di vario tipo più o meno sgradevoli, nel 10-20% dei casi, si hanno manifestazioni più intense, che possono influenzare e incerti casi impedire, le normali attività quotidiane.

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In seguito alla fecondazione, avvenuta ad opera dello spermatozoo maschile dell’ovulo femminile, nel nostro organismo si verificano una  serie di cambiamenti ormonali, principali responsabili dei sintomi della gravidanza.

Nelle prime 4-5 settimane dalle ultime mestruazioni (2-3 settimane dal concepimento),  il corpo della donna “non risente ancora in modo accentuato”della gravidanza appena iniziata. Ciò capita proprio perché la quantità e il tipo di ormoni in circolo sono praticamente gli stessi della sindrome premestruale. Solo nel momento in cui la quantità di gonadotropina corionica umana beta comincerà fortemente ad aumentare, si  verificheranno in modo più accentuato i sintomi caratteristici della gravidanza, come le nausee.

Dopo una o due settimane dal concepimento si possono verificare  piccole perdite di sangue dovute all’annidamento dell’embrione nell’endometrio. Alcune donne possono confondere queste piccole perdite ematiche con le mestruazioni, non rendendosi così conto subito di essere incinte. Nelle prime settimane di gravidanza  si possono avere stanchezza e dolore al seno,  capezzoli sensibili, che possono già iniziare ad assumere una colorazione più scura, nausea associata spesso a mancanza di appetito, una incrementata sensibilità agli odori, problemi digestivi, mal di testa, frequente stimolo a urinare, stitichezza, tensione e gonfiore addominale, umore ballerino  e malinconia.

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E’ evidente che i sintomi della sindrome premestruale risultano molto simili a quelli che possono indicare l’inizio di una gravidanza e proprio per questo motivo  è molto difficile capire se sia o no insorta una gravidanza prima della mancata comparsa delle mestruazioni.

Un consiglio pratico può essere di valutare con calma e serenità, per quanto possibile, se i sintomi, che manifestiamo in questo momento, sono veramente diversi dai sintomi che normalmente indicano per noi l’avvicinarsi delle mestruazioni. Ossia, se normalmente abbiamo prima delle mestruazioni crampi addominali e emicrania, certamente non dobbiamo considerare questi sintomi come un indice di una possibile gravidanza. D’altra parte se non ci sentiamo normalmente stanche e spossate in questa fase e questa volta vorremmo invece solo farci dei bei sonnellini durante il giorno, è possibile che il nostro corpo ci stia dicendo qualcosa…

Ma come sapere con sicurezza se c’è una gravidanza in atto? L’unico sintomo, per così dire forte e inconfondibile, è  l’assenza di mestruazioni.

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A questo punto potete provare a fare un test di gravidanza a casa. I test moderni sono molto sensibili, in grado di individuare l’eventuale gravidanza già dopo due settimane dal concepimento (ossia a inizio ritardo del ciclo). Si trovano in vendita in farmacia, parafarmacia e ora anche al supermercato. Rivelano l’aumentata quantità di  gonadotropina corionica umana beta nelle urine  della donna (indice di gravidanza in atto). Per ridurre il rischio di falsi positivi o falsi negativi, è consigliabile attendere una settimana di ritardo prima di effettuare il test. Nel caso in cui l’esito non fosse chiaro, potete ripetere il test a distanza di qualche giorno o fare ricorso al dosaggio ematico delle beta hCG. Si tratta di un esame del sangue che permette di misurare la concentrazione nell’ organismo della gonadotropina corionica umana, ormone che, come abbiamo detto, aumenta al progredire della gravidanza.

 

SINTOMI GRAVIDANZA, Link utili:

Pregnancy Symptoms

 

 

 

 

 

 

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