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QUANDO SI PUO’ PARLARE DI STITICHEZZA DEL NEONATO?

Durante la prima settimana di vita il neonato molto spesso sporca il pannolino ad ogni poppata, ciò è dovuto al riflesso gastro-colico, un meccanismo automatico per cui, quando il cibo arriva nello stomaco, da inizio a movimenti peristaltici intestinali per svuotare l’intestino.

Il riflesso gastro-colico si attenua gradualmente dopo i primi giorni di vita. Il fatto che le scariche diventino sempre meno frequenti  può indurre erroneamente molti genitori a pensare che il lattante sia diventato stitico. A volte, possono infatti trascorrere diversi giorni tra un’evacuazione e la successiva.

I pediatri considerano un neonato affetto da stitichezza quando evacua ogni  3-4 giorni feci dure e secche, tipo palline, con intenso sforzo,  provando evidente fastidio e, a volte,  anche dolore durante la defecazione.

Se le feci, pur prodotte ogni 4-5 giorni, rimangono morbide e il bebè evacua con tranquillità non si tratta di stitichezza.

neonato e stitichezza

 

E’ importante distinguere fra neonati allattati al seno e neonati allattati con latte artificiale:

 

  • Neonato allattato al seno

Il neonato allattato al seno sarà molto difficilmente affetto da stitichezza. Il latte materno contiene sostanze, come ad esempio il lattulosio, che aiutano a far si che le feci emesse siano sempre morbide e ricche di acqua.

Anche se allattato al seno,  il neonato sembra sforzarsi e essere infastidito nell’emettere le feci. Ciò capita non perché stitico, ma semplicemente perché non ancora capace di utilizzare i muscoli giusti, deputati alla defecazione, sforzandosi con altri muscoli di tutto il corpo (braccia e gambe comprese), diventa spesso tutto rosso e scoppia sovente a piangere per la fatica.

A ciò si aggiunge la particolare leggerezza delle feci del neonato allattato al seno. Pesando poco non sono in grado di far distendere a sufficienza l’ultimo tratto del retto, ed è proprio grazie alla dilatazione di questa parte dell’intestino che ha inizio lo stimolo a defecare. Inoltre lo sfintere del neonato, ancora non completamente maturo,  percepisce con difficoltà lo stimolo, anche quando questo arriva correttamente. Possono essere necessari anche diversi giorni perché la quantità di feci accumulatesi nell’ampolla intestinale sia tale da provocare segnali “di inizio evacuazione”  per il neonato.

Quindi anche se il bambino evacua ogni 5-6 giorni, non parleremo di bambino stitico purché le sue feci rimangano morbide e ricche di acqua.

 Per quanto riguarda  il bambino  allattato al seno il numero di evacuazioni può variare enormemente, da un’evacuazione ad ogni poppata ad una ogni 5-6  giorni, rimanendo sempre nell’ambito della normalità fisiologica.

Il nervosismo e la fatica che percepiamo nel neonato sono dovuti al fatto che sta imparando a defecare.

E’ quindi dannoso l’utilizzo (se non in modo estremamente sporadico) di microclismi o sondine in quanto non permettono  al bambino “di imparare a emettere le feci autonomamente”.

neonato e stitichezza

  •  Neonato allattato artificiale

La vera stitichezza, ossia l’emissione rara e dolorosa di feci compatte dure (dette caprine) riguarda prevalentemente i bambini alimentati con latte artificiale dopo l’ inizio dello svezzamento.

Spesso la stitichezza ha cause alimentari, latte artificiale non correttamente diluito (poco diluito), introduzione troppo precoce di cibi solidi nell ’alimentazione.

Inoltre la stitichezza può essere dovuta a cause psicologiche, come stress o paura. Se il bambino ha avuto esperienza di un’evacuazione dolorosa, dovuta ad esempio alla presenza di ragadi anali,  può decidere di cercare di rimandare l’ evacuazione il più a lungo possibile per evitare il dolore.  La ragadi anali sono dei piccoli taglietti che possono essere provocati dal passaggio di feci molto dure e secche. Questa consistenza delle feci può essere dovuta ad esempio alla sostituzione del latte materno con il latte artificiale o a episodi di febbre alta in quanto l’innalzamento della  temperatura porta ad una dispersione dei liquidi, spesso non completamente reintegrati,  il piccolo è meno idratato e di conseguenza le feci acquisiscono una consistenza più dura. I genitori possono riconoscere comportamenti e posizioni tipiche che il neonato assume in questi casi, come sollevarsi sulle punte o incrociare le gambe. Le feci, non evacuate per paura del dolore, rimangono accumulate nel retto, perdono acqua diventando sempre più dure e dolorose da evacuare.

E’ un gatto che si morde la coda, si crea un circolo STIPSI-DOLORE-STIPSI.

In questi casi il pediatra può consigliare di passare ad un latte arricchito con prebiotici, che sono zuccheri indigeribili ad effetto-fibra  o altri componenti particolari che fanno si che le feci diventino più morbide e quindi più facilmente evacuabili.

Altra possibilità è rappresentata dall’aumentare i liquidi introdotti, ad esempio diluendo le preparazioni in polvere in maggiori quantità di acqua. Nei casi di stitichezza più ostinata può essere utile mettere un po’ di succo di mela, di pera, o di prugna in aggiunta all’acqua.

Trattandosi di neonati, ancor più se non hanno ancora iniziato lo svezzamento, è consigliabile consultare sempre il pediatra prima di intraprendere qualsiasi variazione dell’alimentazione.

In presenza di ragadi è consigliabile  curare ancor più l’ igiene intima del bebè e nei casi più seri utilizzare pomate lenitive, cicatrizzanti e riepitelizzanti.

Se il bambino ha già iniziato lo svezzamento  si può rendere la sua dieta più ricca di fibre, arricchendola di verdura e frutta (specie prugne e pere) ed aumentando l’assunzione di acqua. Se con l’alimentazione il disturbo non migliora o si risolve, si possono utilizzare dei prodotti detti  rammollitori fecali (di tipo osmotico come il lattulosio, lattitolo, polielilenglicole) che hanno la capacità di inglobare acqua ed aumentare il volume fecale, sono molto efficaci, senza effetti collaterali e si possono dare al bambino già a partire dal terzo mese di età.

 

STITICHEZZA NEONATO: COME COMBATTERLA, Link consigliati:

– Stipsi del neonato

– Dimissione del neonato e stitichezza

 

 

 

 

 

 

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