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Tutti sappiamo cosa è il singhiozzo e lo abbiamo sperimentato di tanto in tanto. I bambini sono particolarmente soggetti, episodi di singhiozzo possono capitare già nel grembo materno a partire dalla 6 ° settimana di gestazione. Il singhiozzo non deve causare alcuna preoccupazione, può durare da un minuto o fino a un’ora , ma non provoca alcun danno al bambino.

Il singhiozzo è da considerarsi innocuo fintanto che non diventa così persistente da interferire con l’alimentazione e il sonno del bambino. I bambini che soffrono di reflusso gastroesofageo sono sottoposti maggiormente al singhiozzo insieme ad altri sintomi quali reflusso, tosse e irritabilità.

 

Che cosa è il singhiozzo?

Il singhiozzo è semplicemente una contrazione ripetuta e involontaria del diaframma causata da un’alterazione del nervo frenico, il nervo deputato appunto al controllo delle contrazioni del diaframma. Il suono tipico del singhiozzo è dovuto alla repentina chiusura della glottide, ad ogni contrazione del diaframma.

 

Quali sono le possibili cause?

Gli episodi si verificano più frequentemente dopo pasti abbondanti o consumati in modo frettoloso, dopo aver bevuto bevande gassate, quando il bambino si emoziona o è sotto stress e per ultimo in seguito a bruschi sbalzi di temperatura.

Soltanto in casi di singhiozzo forte e molto prolungato è consigliabile consultare il medico, in questo caso potrebbe essere associato a lesione o irritazione del nervo frenico o vago o a patologie che riguardano lo stomaco e il tratto digerente in generale.

 

Cosa posso fare per calmare il singhiozzo?

Normalmente il singhiozzo termina dopo alcuni minuti così come è iniziato ma esistono molti trucchetti innocui per tentare di interromperlo nel più breve tempo possibile. Tentar non nuoce.

1) Bere o far bere al bambino sette piccoli sorsi d’acqua uno dopo l’altro. Si fornisce così uno stimolo al diaframma, il muscolo responsabile del singhiozzo.

2) Respirare in una borsa di carta (serve a aumentare l’anidride carbonica in circolazione nel sangue ripristinando così i livelli ottimali).

3) Trattenere il fiato contraendo contemporaneamente i muscoli addominali (serve ad aumentare l’anidride carbonica in circolazione nel sangue  ripristinando così i livelli ottimali).

4) Appoggiare il manico di un cucchiaino di metallo in un punto fra le sopracciglia, tenerlo premuto  e bere un bicchiere d’acqua ( il motivo mi è completamente oscuro, il freddo? La pressione in un determinato punto? Per curiosità ho provato e funziona).

5) Mangiare un cucchiaino di zucchero.

6) Fare gargarismi con acqua molto fredda.

 

I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo.

 

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