Quasi tutte le donne quando rimangono incinta diventano un po’ più apprensive, abbiamo paura di essere più fragili e che qualcosa di non meglio identificato possa nuocere al nostro bebè in crescita. In genere le future mamme che hanno un cane in casa che vive con loro, sono preoccupate che l’adorato quattro zampe possa trasmettere qualche malattia al piccolo ancora nella pancia o si domandano, con una certa ansia, come il peloso reagirà all’arrivo del nuovo membro della famiglia.
Quando sono rimasta incinta di Giugiù, Pippi, il nostro labrador, aveva già 6 anni, era 40 chili di giovane labrador maschio giocherellone e non amante delle regole, amato e coccolato quasi come un bambino. Una volta incinta ho cercato di capire quali interventi dover affrontare per non mettere in alcun modo in pericolo la mia gravidanza e abituare il mio figlio a quattro zampe all’imminente arrivo del nuovo membro della famiglia. Ho affrontato l’argomento con la ginecologa, l’ostetrica e il veterinario. Volevo un quadro completo della situazione. All’arrivo di Giugiù a casa dall’ospedale, pur avendo seguito tutti i consigli ricevuti dai diversi esperti, abbiamo avuto bisogno di qualche giorno di adattamento, Pippi, essendo irruento di carattere ha dovuto capire che poteva avvicinarsi al piccolo quando voleva ma in modo garbato, non con uno slancio…. Dopo un mese era quasi perfetto, si avvicinava lentamente (quasi sempre), lo leccava delicatamente quando gli arrivava a portata e non abbaiava troppo neanche al suono del campanello quando mio marito rientrava a casa la sera. Via via che Giugiù cresceva, Pippi imparava come comportarsi col nanetto in movimento per casa, ha avuto e tuttora ha grande attenzione e pazienza quando gioca o interagisce con i bambini e i loro amichetti. Quando è nata Patata, la mia seconda figlia, era già abituato a tutto, conosceva le regole. Sono entrata in casa con la piccola e gliela ho presentata, lui si è avvicinato lentamente, l’ ha odorata e le ha delicatamente leccato un piedino e da lì è nato un vero amore reciproco.
Ho un cane e sono incinta: cosa devo fare?
Avere un cane quando si è incinta può essere molto piacevole e salutare, quasi utile direi. Il quadrupede diventa un ottimo compagno di passeggiate che ci permettono di rimanere in forma, stare all’aria aperta e salvaguardare la circolazione. Le coccole e le carezze reciproche col nostro cucciolo sono un antistress naturale, ottimo in questa fase di vita.
– siano state effettuate le classiche vaccinazioni e il richiamo annuale;
I cani non possono trasmettere la toxoplasmosi, possono ammalarsi ma non trasmetterla. Unica precauzione, al limite della paranoia (ma siete in gravidanza) non farsi leccare in viso, qualora in via del tutto ipotetica, il cane avesse leccato poco prima le feci di un gatto affetto. La toxoplasmosi si trasmette per via orale attraverso le feci di un gatto affetto (se avete un gatto fate cambiare la lettiera a qualcun altro o indossate sempre i guanti e lavatevi bene le mani), mangiando carne non ben cotta di animali affetti, attraverso terra contaminata (per fare giardinaggio utilizzate sempre i guanti) o tramite frutta e verdura contaminate non ben lavate (meglio sbucciate o cotte).
Via via che il bambino cresce dovrete insegnargli che il cane non è un gioco nè un peluche e che bisogna avere rispetto. Non permettetegli di tirare la coda e le orecchie, nè strappare peli o fare altri dispetti, questo al di là della bontà del quattro zampe peloso. Giorno dopo giorno dovete insegnare al piccolo le regole fondamentali per una tranquilla e sana convivenza col suo amico a quattro zampe.
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