Nostrofiglio.it

La crosta lattea interessa quasi la metà dei neonati. Si tratta di una situazione benigna che non crea particolare disagio al bebè e scompare da sola con la crescita. Si risolve infatti spontaneamente in genere verso i quattro cinque mesi del lattante. Il fastidio è quindi transitorio, più che altro estetico e può essere risolto o tenuto sotto controllo con il semplice utilizzo di prodotti delicati a base oleosa.

Da cosa è causata la crosta lattea nel neonato?

Le cause d’origine della crosta lattea non sono ancora ben chiare. E’ provocata da una leggera iperproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee del cuoio capelluto, ma non è chiara la causa scatenante. Alcuni esperti ritengono che possa essere causata dalla presenza di ormoni androgeni materni presenti nell’organismo del neonato nei primi mesi di vita. Altri propongono quale causa  una certa immaturità del processo di rigenerazione della cute.  In base ad altri studi ancora il responsabile potrebbe essere il comportamento anomalo di  un fungo, la Candida albicans o di un lievito, il Pityrosporum orbicolare,  presenti sulla pelle. Non vi è invece alcuna correlazione della crosta lattea con l’allattamento materno o con l’alimentazione della madre stessa nè con un’insufficiente igiene del neonato.

Come curare e prevenire la crosta lattea

Sebbene come già detto questo disturbo tenda a risolversi spontaneamente è possibile accelerarne l’eliminazione ammorbidendo il cuoio capelluto e le squame con oli vegetali delicati. E’ necessario lasciarli agire sul cuoio capelluto per qualche minuto prima di effettuare il lavaggio. E’ consigliato utilizzare uno shampoo delicato per bambini possibilmente a base oleosa. I capelli vanno pettinati con un pettine a denti stretti ma con le punte arrotondate  (lo potete trovare in farmacia) o con una spazzola morbida, evitando assolutamente di grattare le crosticine per forzarne la rimozione. Nei casi più severi, quando le squame sono presenti anche nella zona delle orecchie e sul viso  ed il bebè tende a grattarsi per il fastidio, è preferibile consultare il proprio pediatra. Come olio per ammorbidire il cuoio capelluto è meglio utilizzare un olio naturale spremuto a freddo senza profumazione aggiunta. Vanno bene gli oli che si usano in cucina oppure oli acquistati appositamente in erboristeria.  Tra i migliori trovate l’olio di mandorle dolci, di riso, extravergine di oliva, di borragine e  di calendula.  No invece ai classici oli per neonati industriali, a base di paraffina.

Oleolito di camomilla

Ottimo da utilizzare al posto di semplice olio anche l‘ oleolito di camomilla, ossia un olio arricchito con i  principi attivi dei fiori di camomilla. Come olio di base va benissimo  l’olio extravergine d’oliva, al quale si aggiungono le proprietà calmanti e lenitive della camomilla. Per prepararlo potete mettere 100 grammi di fiori di camomilla secchi in 500 ml di olio d’oliva extravergine per 20 giorni e in seguito filtrare.

Sapone di Aleppo

L’utilizzo del sapone di Aleppo è utile ed efficace in caso di crosta lattea. Si tratta di un sapone vegetale che contiene un’alta percentuale di olio di alloro (dal 5% al 80%)  e olio di oliva. Per la crosta lattea è meglio utilizzare del sapone di Aleppo ad alto contenuto di olio di alloro, più efficace.  Il sapone di Aleppo è ipoallergenico, senza conservanti nè profumi.

Ti potrebbe interessare:

Igiene bambino: la pulizia del pisellino e la separazione del prepuzio dal glande

 

I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo.

Disclaimer

I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo. Leggi il disclaimer e le note legali

Autore