Allattamento al seno: come smettere di allattare in modo naturale

Per quanto mi riguarda ho smesso di allattare al seno entrambe le volte (ho due figli) in modo naturale, gradualmente, seguendo qualche consiglio dell’ostetrica e senza utilizzare farmaci. Diminuendo nel tempo le poppate i miei figli si sono adattati senza grandi problemi e anche la produzione di latte è piano piano diminuita e poi, col tempo, il latte si è riassorbito.

Se volete smettere di allattare senza utilizzare farmaci il modo migliore consiste nel ridurre gradualmente le poppate, facendo così scendere il livello della prolattina, l’ormone che stimola la produzione del latte e permettendo in parallelo al bebè di abituarsi al cambiamento in modo graduale. Potete sostituire una poppata (con il biberon o con una pappa a seconda dell’età del bambino) ogni due o tre giorni, così da regolare piano piano la produzione di latte che ovviamente è proporzionale alla richiesta di latte.

In base all’età del bebè e al numero di poppate che ancora fate avrete bisogno di più o meno tempo per smettere di allattare. Considerate che se ancora effettuate tre/quattro poppate al giorno avrete bisogno di due/tre settimane di tempo, se invece il bambino è già più grandicello e prende il latte solo la mattina e la sera sarà tutto più facile e soprattutto più veloce.

LEGGI ANCHE: Allattamento al seno: chi ben comincia…

Pur diminuendo gradualmente le poppate il seno può diventare duro, indolenzito e spesso dolorante, in tal caso è utile fare degli impacchi caldi/umidi, massaggiare il seno così da ammorbidirlo e  spremerlo manualmente per fare uscire qualche goccia di latte e diminuire il fastidio. Non esagerate con la quantità, in quanto la spremitura del latte ne stimola la produzione. Da preferire inoltre la spremitura manuale al tiralatte, che risulta più stimolante.

Se la produzione di latte è talmente forte che la diminuzione delle poppate può provocare degli ingorghi può essere utile utilizzare un rimedio omeopatico quale Lac CaninumRicinus  (pianta della famiglia delle Euforbiacee), da assumere una monodose al giorno 30 CH, al mattino, per tre giorni. Altri esperti preferiscono i seguenti dosaggi Lac caninum MK (cioè alla millesima diluizione), 2 dosi a distanza di 24 ore (utile soprattutto quando non si deve allattare, ed è quindi da prendersi subito dopo il parto) oppure Ricinus communis 30 CH, da prendere 3-4 granuli 2 volte al giorno quando si vuole diminuire la produzione di latte durante lo svezzamento.

Un consiglio della nonna efficace consiste nel limitare l’introduzione di liquidi nel periodo in cui si decide di smettere di allattare.

E per quanto riguarda il bebè?

Se smettete di allattare con un  bambino già grandicello potete provare a spiegargli che volete smettere di allattare  in un modo semplice, in un modo che per lui abbia senso. Potete dirgli che il latte è terminato o che il seno ha la bua, potete mettere anche un cerotto sul capezzolo e farglielo vedere. Per i bambini attaccarsi al seno è spesso anche un momento di conforto, cercate di coccolarlo in altro modo e di distrarlo con qualche attività o gioco, portatelo in giro, leggetegli una favola, giocateci insieme così da rassicurarlo.

I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo.

Visited 12 times, 1 visit(s) today