Cosa sono le malattie esantematiche?
Sono malattie infettive caratterizzate dalla comparsa di eruzioni cutanee, che possono essere macule (piccole macchie sulla cute non in rilievo), papule (in genere tondeggianti, in rilievo rispetto alla cute) e vescicole. Colpiscono prevalentemente i bambini anche se possono in genere possono essere trasmesse anche agli adulti.
Quali sono?
Varicella, Scarlattina, Quarta Malattia, Quinta Malattia, Sesta Malattia, Mani piedi e bocca e Morbillo e Rosolia.
VARICELLA
Da cosa è causata?
E’ provocata da un virus del genere Herpesvirus, il virus varicella-zoster.
Come avviene il contagio?
La varicella è molto contagiosa, la possibilità di contagio inizia da circa 2 giorni prima dell’eruzione cutanea e dura fino a quando tutte le vescicole non sono diventate crosticine. La trasmissione avviene nella maggior parte dei casi per contatto diretto, è possibile però anche la trasmissione tramite intermediario o oggetti toccati dal malato e quindi infetti. Il liquido contenuto nelle vescicole è infetto.
Quanto dura il tempo di incubazione?
La varicella ha un tempo di incubazione che può variare fra i 10 ed i 20 giorni, in media due settimane.
Come si manifesta?
E’ facile da riconoscere in quanto ha caratteristiche ben definite. All’inizio si ha un moderato rialzo della temperatura corporea intorno ai 38,5 °C (in alcuni casi la febbre può essere anche più alta nelle forme più pesanti), dopo alcune giorni compaiono sul corpo (in particolare su torace, addome, cosce e parte superiore delle braccia) delle macchioline rosse pruriginose che si trasformano in vescichette (nell’arco di un 12 ore), poi in postule e quindi in crosticine (il processo dura 4 o 5 giorni). L’eruzione è caratterizzata dal non avvenire tutta in contemporanea ma a ondate successive, sarà quindi normale avere sul corpo lesioni a diversi stadi di maturazione. Il numero delle lesioni varia enormemente da poche decine a diverse centinaia. Il prurito è sicuramente fastidioso.
Come si cura?
Per la febbre è consigliato l’uso, come antipiretico e analgesico, del paracetamolo (tachipirina etc). Non utilizzate l’aspirina (acido acetilsalicilico nei bambini in quanto associato con la Sindrome di Reye).
Per il fastidioso prurito potete utilizzare un antistaminico locale (fatevi consigliare in farmacia) o una miscela di acqua e bicarbonato di sodio. I bagni tiepidi lenitivi alla farina d’avena (li trovate in farmacia) possono aiutare ad alleviare il prurito (chiedete consiglio al vostro pediatra non tutti infatti consigliano di fare il bagno durante la fase acuta della varicella). Nei casi con un alto numero di lesioni il pediatra può consigliare l’utilizzo di antistaminici orali. Controllate che le unghie del bambino siano ben corte così da evitare di farsi male grattandosi.
Fate attenzione all’alimentazione, offrite al bambino alimenti morbidi e freddi in quanto la presenza di bollicine in bocca può rendere doloroso nutrirsi.
L’aciclovir è un farmaco antivirale che può essere prescritto dal medico alle persone a rischio di complicazioni. Somministrato entro 24 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee, rende più lieve la malattia. Dal momento che tale farmaco presenta significativi effetti collaterali deve essere utilizzato solo in caso di effettiva necessità e dietro prescrizione medica.
Possono verificarsi delle complicazioni?
La varicella deve considerarsi una malattia in genere benigna.
Nei bambini la complicazione più diffusa è sicuramente rappresentata dalla sovrainfezione batterica delle lesioni cutanee dovuta a grattamento delle vescicole. Altre complicazioni comunque rare e più probabili nell’adulto sono l’encefalite, talora la polmonite e in casi rarissimi un’epatite, glomerulonefrite o una cheratite.
La varicella è pericolosa in gravidanza?
La varicella risulta pericolosa durante la gravidanza se contratta nelle prime 20 settimane, in tal caso il feto ha maggiori possibilità di sviluppare la sindrome da varicella congenita e la madre ha un rischio maggiore di complicazioni o a fine gestazione a ridosso del parto, in questo caso il neonato si trova a rischio di complicazioni molto serie. Se vuoi approfondire questo argomento GUARDA QUI.
Si può prevenire?
Si può scegliere di vaccinarsi, è presente in commercio un vaccino vivo attenuato.
Da cosa è causata?
La scarlattina è una malattia esantematica causata da un batterio, lo Streptococco Beta emolitico di gruppo A. Dal momento che esistono numerosi ceppi del batterio è possibile contrarre la Scarlattina più volte. Il pediatra può effettuare, se ha dubbi nella diagnosi, un tampone faringeo per eseguire il Test di Schultz-Charltonche (esame effettuato in un laboratorio di analisi).
Come avviene il contagio?
In genere per contatto diretto con il muco o con micro goccioline di saliva del paziente infetto, immesse nell’ambiente circostante con starnuti, tosse o semplicemente parlando. Il contagio indiretto è molto raro.
Quanto dura il tempo di incubazione?
La Scarlattina ha un tempo di incubazione breve dell’ordine di 2-4 giorni dal momento del contagio.
Come si manifesta?
Tutto inizia con la febbre, spesso alta (39°-40° C), spossatezza generale, mal di testa, mal di gola (anche molto fastidioso), dolore all’addome, vomito, brividi. La febbre solitamente raggiunge il picco in seconda giornata per poi scendere in terza giornata. La lingua si ricopre dapprima di una patina bianca (lingua a fragola bianca), poi diventa di colore rosso fragola con chiazze in rilievo (lingua a fragola rossa) (per le immagini GUARDA QUI). L’esantema che è caratterizzato da macchioline rosse, puntiformi, lievemente rilevate al tatto che si scolorano se subiscono una pressione, si manifesta a livello di inguine, ascelle e collo per poi diffondersi in tutto il corpo. La pelle risulta ruvida. Il viso appare tutto arrossato ad esclusione della zona del naso, della bocca e del mento che contrastano con il resto del volto per il pallore (nota come maschera scarlattinosa) (per le immagini GUARDA QUI). La scarlattina ha una durata in genere 10-12 giorni.
Come si cura?
Essendo di origine batterica, la scarlattina si cura con gli antibiotici ovviamente prescritti dal medico. Può essere utile somministrare antifebbrili se la febbre è alta e fare attenzione a mantenere il paziente ben idratato.
Possono verificarsi delle complicazioni?
la Scarlattina se non riconosciuta e/o non curata con l’utilizzo degli antibiotici, può causare febbre reumatica e glomerulonefrite.
E’ pericolosa in gravidanza?
La scarlattina non provoca malformazioni fetali e l’eventuale contagio durante il parto è poco probabile. Esiste invece il rischio di parto pre-termine.
Per quanto tempo il malato è contagioso?
Il malato può considerarsi non infettivo dopo 2 giorni dall’inizio dell’assunzione degli antibiotici, ma la legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 3 giorni.
La Scarlattina conferisce un’immunità permanente?
Di solito si ma in una bassa percentuale di casi, quando la terapia antibiotica contro lo streptococco è stata somministrata troppo precocemente (spesso infatti il medico aspetta due o tre giorni prima di iniziare la somministrazione degli antibiotici), può non aver permesso una reazione anticorpale ottimale e quindi duratura. Inoltre essendo la malattia causata da diversi ceppi di Streptococco emolitico A (almeno tre), è ovviamente possibile contrarla più volte.
QUARTA MALATTIA (Scarlattinetta)
La quarta malattia è una malattia esantematica, secondo la maggior parte degli esperti nsi tratta semplicemente di una forma attenuata di scarlattina, semplicemente con sintomatologia febbrile, tonsillare e cutanea più attenuata. E’ nota infatti anche come scarlattinetta. Pur essendo una forma lieve con decorso più veloce e sintomatologia più lieve è necessaria, come per la Scarlattina, la terapia antibiotica.
QUINTA MALATTIA (nota anche come MALATTIA DELLO SCHIAFFO)
Da cosa è causata?
La Quinta malattia è causata da un virus il Parvovirus B19.
Come avviene il contagio?
La quinta malattia è molto contagiosa e si diffonde in modo diretto, attraverso il muco o la saliva del paziente infetto, emesse tossendo, starnutendo, ridendo o semplicemente parlando. Il paziente è più contagioso nel periodo che precede l’esantema.
Quanto dura il tempo di incubazione?
Il periodo di incubazione è molto variabile, in media 2 settimane.
Come si manifesta la Quinta malattia?
Esordisce, generalmente, con febbre bassa, mal di testa, dolori articolari, raffreddore, eritema non pruriginoso di colore rosso al viso con la caratteristica forma a farfalla, che fa apparire la pelle del bambino come una guancia schiaffeggiata (per le immagini GUARDA QUI), da qui il nome comune di malattia dello schiaffo. Solo successivamente fanno la loro comparsa macchie rosse piuttosto estese sul corpo, in particolare sugli arti. Tali macchie hanno un aspetto ben caratteristico, chiaro al centro con il bordo arrossato (ad anello). L’ esantema dura in media una decina di giorni e risulta sensibile ad alcuni tipi di stimolo quali luce solare, calore, esercizio fisico e stress che possono farlo riapparire, anche una volta scomparso, prima della completa guarigione.
Come si cura?
In genere è una malattia lieve che non necessita di nessuna medicina in particolare e dal momento che è causata da un virus non deve ovviamente essere trattata con gli antibiotici.
Il trattamento consiste, se necessario, nell’alleviare i sintomi, quali febbre, prurito, dolore e gonfiore.
Dopo che la febbre e gli altri sintomi quali mal di testa e dolori articolari sono passati (se necessario potete somministrare un antipiretico/antidolorifico quale il paracetamolo), rimane solo l’eruzione cutanea.
Possono verificarsi delle complicazioni?
La quinta malattia è generalmente una patologia lieve sia per i bambini che per gli adulti in buona salute.
Le cose cambiano nelle persone con un sistema immunitario indebolito a causa di leucemia, cancro, trapianti di organi, o altro, in questi pazienti la quinta malattia può causare una seria forma di anemia cronica. il Parvovirus B19 è in grado infatti di rallentare o arrestare temporaneamente la produzione di globuli rossi, causando anemia.
E’ pericolosa in gravidanza?
La quinta malattia non influisce sullo sviluppo del feto, ma se contratta nei primi cinque mesi di gravidanza può causare un moderato aumento del rischio di aborto (circa del 5-10%).
Si consiglia per sicurezza alle future mamme non immuni di evitare se possibile il contatto con i pazienti affetti dalla quinta malattia e nel caso di avvertire il proprio ginecologo.
Si può prevenire?
Ad oggi non esiste un vaccino per la Quinta malattia. Come sempre è utile lavarsi spesso e accuratamente le mani ed osservare le comuni norme igieniche.
SESTA MALATTIA
Da cosa è causata?
Nella maggior parte dei casi la Sesta malattia è causata da un virus chiamato Herpesvirus umano di tipo 6 (HHV-6).
Come avviene il contagio?
La Sesta malattia è abbastanza contagiosa e si diffonde in modo diretto, attraverso il muco o la saliva del paziente infetto, emesse tossendo, starnutendo, ridendo o parlando. Il paziente risulta contagioso ancor prima di manifestare la malattia (durante l’ incubazione) e in genere si considera non più contagioso dopo la scomparsa della febbre.
Quanto dura il tempo di incubazione?
Il periodo di incubazione è molto vario tra i cinque e i quindici giorni.
Come si manifesta?
Il primo sintomo della Sesta malattia è rappresentato da una forte febbre (fino a 40-41 º C), che persiste per tre a cinque giorni. Spesso è molto difficile riuscire a mantenere la temperatura corporea nella normalità prima della scomparsa spontanea della febbre. In molti casi la febbre è l’unico sintomo, alcuni bambini possono avere la gola leggermente arrossata o un leggero raffreddore, essere stanchi e irritabili. Dopo tre giorni la febbre cessa e compare una eruzione cutanea sul corpo che di solito ha inizio da torace, schiena e addome, per poi diffondersi alle braccia e al collo. Si tratta di macchioline, di colore rosso-rosato, a volte lievemente rilevate (per le immagini GUARDA QUI). Non provocano solitamente prurito. La durata dell’eruzione è molto variabile da poche ore a qualche giorno. L’ingrossamento delle ghiandole linfatiche sulla nuca è indice della malattia e ne consente spesso la diagnosi prima dell’esantema.
Come si cura?
La Sesta malattia richiede in genere solo un trattamento di supporto. Dal momento che è causata da un virus gli antibiotici non servono.
Il trattamento di supporto è rappresentato da:
- Antipiretici per tenere sotto controllo la febbre. Paracetamolo (Tachipirina o altre marche) o ibuprofene (Nuroflex o altre marche). Da evitare l’acido acetilsalicilico, l’ aspirina che è stata associata allo sviluppo della Sindrome di Reye;
- Bagni tiepidi e spugnature per tenere sotto controllo la febbre;
- Incrementare l’assunzione di liquidi per combattere la disidratazione causata dalla febbre alta.
Possono verificarsi delle complicazioni?
La Sesta malattia di solito non causa complicazioni, nei bambini predisposti possono verificarsi episodi di convulsioni febbrili a causa della febbre molto alta.
E’ pericolosa in gravidanza?
La sesta malattia non è considerata una patologia pericolosa in gravidanza.
Si può prevenire?
Non esistendo un vaccino l’unica possibilità di prevenzione è rappresentata da una accurata igiene, lavarsi bene le mani più volte al giorno etc etc.
MANI, PIEDI E BOCCA
Da cosa è causata?
E’ causata da virus appartenenti agli Enterovirus, il virus che più frequentemente è responsabile della malattia è ilCoxsackievirus A16.
Come avviene il contagio?
Il contagio avviene sia per via orale, in genere nella prima settimana di malattia attraverso un contatto diretto con secrezioni nasali o micro gocce di saliva di pazienti affetti, sia per contatto oro-fecale ossia dalle feci del paziente, in questo caso il contagio può avvenire a volte anche dopo un mese dalla guarigione.
Quanto dura il tempo di incubazione?
L’incubazione ha una durata di 3-6 giorni.
Come si manifesta?
La malattia esordisce con febbre non particolarmente alta (in media sui 38,5° C), scarso appetito, malessere generale e dolori addominali. Dopo uno/due giorni ha inizio l’esantema, all’inizio all’interno della bocca, su lingua, interno guance si tratta di macule rosse di 4-8 mm, che poi diventano piccole vescicole che tendono facilmente a rompersi e provocano spesso dolorose ulcerazioni che spesso creano problemi ad alimentarsi. Dopo uno/due giorni l’esantema si diffonde al corpo, soprattutto sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi (per le immagini GUARDA QUI), può essere presente anche su ginocchia, gomiti e sedere. Anche sul corpo abbiamo inizialmente delle macchie rosse che si trasformano in vescicole grigiastre dalla forma tipica ellittica, in genere non provocano prurito. Possono verificarsi, soprattutto nei bambini, problemi di disidratazione dovuti alla difficoltà di deglutire e bere una quantità sufficiente di liquidi, a causa del dolore alla bocca. Il piccolo guarisce nel giro di 7-10 giorni spontaneamente. Raramente si verifica febbre alta, intenso malessere, diarrea.
Come si cura?
Se necessario si possono somministrare antipiretici per la febbre (paracetamolo) e rimedi locali, come lavaggi o spray per la bocca, per attenuare il dolore e facilitare l’ alimentazione.
E’ pericolosa in gravidanza?
Puo’ causare complicazioni in gravidanza quali la comparsa di un anasarca fetale o un incremento del volume del liquido amniotico. Più avanzata è la settimana di gestazione raggiunta e, in genere, minori sono i rischi. In caso di possibile contagio è sempre necessario contattare il proprio ginecologo.
MORBILLO
Affronterò per ultimi il Morbillo e la Rosolia in quanto la vaccinazione di massa, effettuata ormai da diversi anni, ne ha fortunatamente resi abbastanza rari i casi.
Da cosa è causato il Morbillo?
Il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, genere Morbillivirus.
Come avviene il contagio?
Il morbillo è una delle malattie più contagiose che esistano, si trasmette attraverso un contatto diretto attraverso il muco o la saliva del paziente infetto, tramite le goccioline respiratorie emesse tossendo, starnutendo, ridendo o semplicemente parlando. Il bambino è contagioso da 1-2 giorni prima dell’inizio dei sintomi fino a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
Quanto dura il tempo di incubazione?
I primi sintomi compaiono dopo 8-12 giorni dal contagio.
Come si manifesta?
Il morbillo inizia con vari sintomi, congiuntivite, raffreddore intenso, tosse secca, malessere generale e febbre alta (in media 39°-40°C). Sulla mucosa interna delle guance possono comparire piccolissime macchioline bianche, simili a capocchie di spillo.
A distanza di 3-4 giorni appare il tipico esantema, prima sul viso, all’attaccatura dei capelli e dietro alle orecchie, poi, nell’arco di qualche giorno, si diffonde alle braccia, al tronco e alle gambe. L’esantema è costituito da macchioline di colore rosso, lievemente rilevate al tatto, a margini frastagliati, che tendono a confluire formando grosse macchie. L’esantema passa in 3-4 giorni cedendo il posto alla desquamazione cutanea. Il decorso completo della malattia dura in genere 8-10 giorni, spesso rimane la tosse che richiede tempi più lunghi per risolversi.
Come si cura?
La terapia è solo di supporto, si possono utilizzare farmaci antipiretici (paracetamolo o ibuprofene) e sedativi della tosse. Bisogna fare attenzione che il paziente non si disidrati, è necessario incrementare i liquidi. Gli antibiotici vengono utilizzati solo nel caso di sovrainfezioni batteriche.
Possono verificarsi delle complicazioni?
Le complicazioni del Morbillo sono diverse, non per niente la vaccinazione è diventata obbligatoria, otiti, laringiti, tracheo-bronchiti e broncopolmoniti. L’encefalite ha un’incidenza di 1:1000 lascia danni permanenti in un’alta percentuali di casi.
Si può prevenire?
La vaccinazione di massa con il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) viene effettuata in genere all’età di 12-18 mesi con una dose di richiamo verso i 5-6 anni di età.
ROSOLIA
Da cosa è causata?
E’ causata da un virus specifico appartenente alla famiglia Togaviridae, a RNA.
Come avviene il contagio?
La Rosolia si trasmette attraverso un contatto diretto attraverso il muco o la saliva del paziente infetto, tramite le goccioline respiratorie emesse tossendo, starnutendo, ridendo o semplicemente parlando.
Quanto dura il tempo di incubazione?
L’incubazione è di 14-21 giorni in media 16-18.
Come si manifesta?
All’inizio abbiamo un ingrossamento delle linfoghiandole dietro le orecchie e sulla nuca e, a volte, con febbre bassa e malessere generale. Dopo alcuni giorni appare l’esantema, prima sulviso e successivamente nel giro di 24 ore, sul tronco, sulle braccia e sugli arti inferiori. Si tratta di macule-papule, macchioline rosa pallido, lievemente rilevate al tatto, che tendono a rimanere isolate. L’esantema passa in 2-5 giorni.
Come si cura?
La terapia anche in questo caso è prettamente di supporto. All’occorrenza si possno utilizzare degli antipiretici.
Possono verificarsi delle complicazioni?
In genere in età pediatrica non ci sono complicazioni.
E’ pericolosa in gravidanza?
In gravidanza il rischio di gravi conseguenze per il feto è invece elevato, soprattutto se il contagio avviene nei primi mesi di gestazione.
Si può prevenire?
Anche per la Rosolia da diversi anni è in atto una vaccinazione di massa, il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) viene somministrato in genere all’età di 12-18 mesi con una dose di richiamo verso i 5-6 anni di età.
Fonti principali
– Chickenpox (Varicella). Centers for disease control and prevention.
– Esantema critico, Le garzantine, Medicina, Garzanti editore
– Scarlet fever, Centers for disease control and prevention
– Hand foot and mouth disease, Center for disease control and prevention
I contenuti dell’articolo pubblicato non vogliono in alcun modo sostituire il parere dello specialista di riferimento, ma devono considerarsi note a carattere informativo.