Qualsiasi mamma sa che per dare i farmaci ai bambini bisogna agire di astuzia e armarsi di tanta tanta pazienza. Per quanto mi riguarda le ho provate un po’ tutte, dal camuffamento del farmaco (quando possibile), al ricatto, al premio, al gioco (la gara a chi mangiava lo yogurt più velocemente, nel suo c’era l’antibiotico), al cambio di tipo di somministrazione del farmaco da sospensione a pastiglia (rispettando il dosaggio e dopo aver interpellato il pediatra), successivamente schiacciata poi camuffata, al placcaggio, assolutamente come ultima possibilità! Non fa piacere a nessuno, drammatico da ripetere tre volte al giorno per una settimana e a volte il bambino rigetta anche il farmaco facendo sentire i genitori dei mostri.
Ecco qualche consiglio per la SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI ai bambini
1) Personalizzate il vostro approccio in base all’età del bambino. È diverso ovviamente il modo di porsi con un bambino di 7 anni o di 2. Con un bambino dai 4-5 anni in poi , spiegate l’importanza del farmaco per stare bene e guarire. Potete anche promettere dei premi per buona condotta (buona condotta durante la giornata non per ogni goccia di farmaco), non è corruzione di minore…
2) Come somministrare lo sciroppo o le gocce ad un bambino piccolo (0-2). Può essere comodo aiutarsi con il ciuccio. Somministrate lo sciroppo con una siringa graduata, spesso già presente nella confezione o una siringa classica (senza ago!) e le gocce con il contagocce (valutate la quantità, ad esempio testate che 25 gocce, la dose per il neonato, corrispondano a 2 cm della pipetta dosatrice, a volte c’è scritto anche sul bugiardino, ad esempio il segno sulla pipetta corrisponde a dieci gocce). Avvicinate il ciuccio alla bocca del bebè, il piccolo apre istintivamente la bocca, somministrate lo sciroppo o le gocce (anche in due o tre tempi in base al volume e all’età del piccolo) e mettete subito il ciuccio, il piccolino deglutisce senza fare storie e senza sputare.
3) Come mettere le supposte. Potete mettere la punta della supposta verso l’alto o verso il basso (nel secondo caso il bambino fa più fatica a spingerla fuori). Utilizzate un po’ di lubrificante (ad esempio l’olio di mandorle o di oliva o una crema delicata per bambini) da mettere sul sederino per facilitare l’ingresso della supposta. Se si tratta di un neonato è comodo sdraiarlo a pancia in su, alzare sederino e gambe prendendolo per le cavigline, poi inserire delicatamente la supposta e tenere stretto il sederino per qualche secondo (in modo che non possa spingerla fuori). Se si tratta di un bambino più grandicello mettetelo a pancia in giù, utilizzate un po’ di lubrificante e magari giocate un po’ col bambino, la supposta è un missile, si fa il conto alla rovescia (-3, -2, -1 PARTITO!) e poi il missile parte. Ricordatevi di tenere il sederino stretto per qualche secondo.
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4) Provare a convincere il bambino con premi o piccoli ricatti. Se fai il bravo e prendi l’antibiotico guarisci e ti porto ai gommati oppure metto il tuo DVD preferito. Versione ricatto: Se non prendi l’antibiotico ti tolgo il videogame oppure non puoi più guardare la TV. Non è molto etico ma spesso funziona (ovviamente con bambini dai 3-4 anni in poi).
5) Camuffare il farmaco. Facile da fare se in piccola quantità e/o con un odore/sapore nella norma. Nascondete il farmaco mescolandolo in qualche alimento che piace al piccolo, yogurt, succo di frutta, latte, gelato, miele etc. Metodo comodo e senza drammi né discussioni. Controllate sul bugiardino del farmaco o chiedete al pediatra che il farmaco non interagisca con determinati componenti come ad esempio alcuni antibiotici col calcio (nel caso niente yogurt né latte ovviamente).
6) Il freddo aiuta. Se dovete somministrare uno sciroppo con un sapore un po’ sgradevole o le classiche soluzioni reidratanti (hanno in effetti un sapore non piacevole), metteteli in frigorifero, con il freddo si percepisce meno il sapore.
7) Provare con il gioco. Ci vuole fantasia e pazienza e probabilmente non è adatto a un bambino sofferente, ma se dovete somministrare l’antibiotico per 10 giorni due o tre volte al giorno può funzionare. Con mio figlio ad esempio la gara con la nonna a chi era più veloce a mangiare lo yogurt funzionava bene (aveva due anni, antibiotico mescolato nello yogurt e gioco) e il vincitore riceveva i complimenti di tutta la famiglia.
8) Coinvolgere il bambino nella preparazione del farmaco (ovviamente per bambini dai 3-4), farlo giocare un po’ con la siringa che utilizzerete per la somministrazione, farvi aiutare nella risospensione, far preparare a lui la dose giusta etc . Si sentirà lui stesso un po’ dottore e magari accetterà più buon grado di assumere il farmaco che lui stesso ha preparato.
9) Il metodo che io chiamo il placcaggio (in onore del football americano) ossia bloccandolo, da usare solo come ultima possibilità dopo aver provato tutto, alla fine vi sentirete, comunque vada, in colpa. Un consiglio, se decidete di applicare questo metodo fatelo con decisione e velocità, prolungare il procedimento peggiora solo le cose. Una mia amica utilizza spesso questo metodo con suo figlio, un bambino veramente reticente a prendere qualsiasi farmaco, ma tutta l’operazione non dura mai più di 20 secondi e non c’è il tempo per iniziare una tragedia.
10) Aerosol. Soprattutto con bambini piccoli (spesso si nebulizza soltanto soluzione fisiologica o acqua termale) puo’ essere comodo utilizzare l’apparecchio a ultrasuoni al posto dell’apparecchio a pistone (ecco un link per conoscerne le caratteristiche e decidere, in base alle proprie necessità, che tipo di apparecchio acquistare), molto più veloce e silenzioso (in tre minuti è tutto finito). E’ utile giocare: mio figlio, che ora ha quattro anni, continua a chiamare l’apparecchio per fare l’aerosol il vulcano blu, suo papà gli raccontava sempre nuove storie sui vulcani quando doveva fare l’aerosol. Potete anche provare a coinvolgerlo nella preparazione, non è un medicinale ma una pozione magica.
Mi auguro che questi consigli possano risultarvi utili….
Somministrazione di farmaci ai bambini, fonti principali:
– How to administer medicine to a resistant child
– How to give medicine to a resistant child
Ecco un link simpatico e ironico su come somministrare i farmaci ai bambini:
– Come dare le medicine ai bambini?